Euro 2012, Italia: Buffon esalta Prandelli: “Uomo straordinario. E in Brasile ci sarò”

Euro 2012, Italia – L’Europeo è finito da poche ore, la delusione è ancora fresca. Gianluigi Buffon, capitano azzurro nella lunga cavalcata in terra polacco-ucraina, di partite importanti ne ha vissute tante: molte le ha vinte, alcune le ha perse. Da uomo di grande esperienza, sa che l’Italia ha fatto una vera impresa a conquistare la finalissima: “La vera sorpresa a Kiev non è stata la coppa alzata da Casillas, ma il fatto che fossimo noi gli avversari dei campioni di tutto – le parole del numero uno sul proprio profilo Facebook –. Inarrivabili ragazzi, ancora troppo distanti gli spagnoli… li guardi negli occhi e sai che per il momento non ce n’è…. Ma ho dormito sereno perché conscio di aver dato tutto, io come chiunque sia sceso in campo e anche come chi non ha giocato nemmeno un minuto“.

Spagna inarrivabile – Già, la Spagna. Avversaria ancora troppo forte, ma Buffon è pronto ad affrontarla di nuovo la prossima estate: “Comincio dandovi un appuntamento: Brasile 2014, anzi meglio… anticipo di dodici mesi con la Confederations Cup, quindi giugno 2013! Io voglio esserci e non per fare presenza“. Dopo il Mondiale tedesco, Gigi ebbe parole al miele per Lippi. Oggi, nonostante il ko in finale, non può non fare altrettanto per Cesare Prandelli: “Un maestro prima che un ct. Un uomo perbene prima che un selezionatore. Possiamo essere orgogliosi di quanto fatto e non posso che stare dalla sua parte ancora una volta“. Da settembre si riparte, con una Nazionale più forte: “Vi ho raccontato di un sogno. Ieri l’ho sfiorato, ma il sogno continua. Siamo cresciuti in questo mese come squadra e nella consapevolezza di essere un gruppo. Un gruppo in cui ognuno ha fatto il suo e di più. In cui ognuno ha trovato il suo spazio“.

Grazie a tutti – Il pensiero di Buffon va anche ai milioni di tifosi che hanno sostenuto gli azzurri: “Ci avete visto piegati dalla stanchezza, in lacrime, con al collo un argento che non può sapere di sconfitta quando hai dato tutto. Per qualche ‘gufetto‘ d’occasione dovevamo uscire al girone. Siamo arrivati a Kiev carichi solo di pensieri belli. Quelli più belli li rivolgo a voi tifosi, vero premio a questo mese massacrante. Il vostro affetto, il vostro amore che avete portato ieri nelle piazze italiane. Mai avrei voluto vedere i vostri occhi delusi e tristi. Ci sta nel breve, ma fate come me. Siate lungimiranti, andate oltre. Questa onda ci ha travolti. La prossima sarà perfetta, come nel ‘Delfino‘….“, il riferimento al romanzo di Sergio Bambaren. “Un ultimo ringraziamento va ai miei compagni, è stato un onore per me poter giocare insieme ad un gruppo simile, un gruppo di ragazzi a posto, un gruppo che conosce il valore di rappresentare la nostra Italia! Grazie ragazzi per quello che mi avete regalato, grazie vita per avermi dato la possibilità di essere il loro capitano…“.

Pier Francesco Caracciolo