Dalle primarie all’euro, passando per la spending review e le previsioni per la prossima legislatura: il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha passato in rassegna un po’ tutti i temi caldi del momento, concedendosi a una video-intervista trasmessa ieri da Youdem (la tv dei democratici).
Partecipazione e responsabilità – Tra i nodi più intricati da sciogliere c’è sicuramente quello relativo alle future alleanze, con un fermento di schieramenti apparentemente impegnati ad “annusarsi” reciprocamente. Al centro di questa “babele” politica, anche il partito di Pier Luigi Bersani che, in una video-chat trasmessa ieri da Youdem, ha tentato di chiarire la sua posizione: “Immagino un percorso di partecipazione – ha esordito il democratico – quindi penso alle parole d’ordine essenziali che poi dovranno essere riempite dai programmi. Intanto si deve essere d’accordo sul patto dei progressisti: noi dobbiamo pensare in termini di governo di questo paese e quindi – ha precisato Bersani – c’è l’aspetto della responsabilità, del patto comune e dei vincoli”.
Con e oltre Monti – “Sul piano dei contenuti – ha proseguito il segretario del Pd – io penso al tema democratico e al tema sociale: quale democrazia e come dare lavoro? Sul piano culturale, una barriera contro il populismo e la semplificazione, un’idea che può portarci veramente fuori strada. C’è poi la grande prospettiva europea: gli elementi di civilizzazione e sicuramente il tema dei diritti su cui si dovrà essere chiari”. E le sue previsioni sul dopo Monti? “Il governo prossimo – ha detto Bersani – sarà in continuità con il meglio del governo Monti, ma dovrà anche fare delle cose nuove, avendo una maggioranza solida politicamente”.
Primarie più in là – Quanto all’atteso appuntamento con le primarie: “Si faranno quando è ora – ha assicurato il leader dei democratici – abbiamo ancora mesi davanti. Io comunque sono per un meccanismo aperto”. “Alle spalle abbiamo già un sacco di esperienza di primarie – ha poi risposto a chi gli ha chiesto se non fosse già il caso di organizzarle – basta vedere i calendari e verificare quanti mesi prima si sono fatte le regole. Tre mesi? Credo che grosso modo terremo questo schema”.
No ai tagli al sociale – E sulle misure annunciate nella spending review: “Non conosco ancora i contenuti dell’operazione – ha preso tempo Bersani – ma ho chiaro il criterio: sono d’accordo sulla spending review, ma non sui tagli al sociale. La differenza sta in questo: è giusto abbassare i costi di una siringa, ma non tagliare il posto di un infermiere che utilizza quella siringa”.
Impossibile uscire dall’euro – Trachant, infine, il suo giudizio sull’ipotesi ventilata qualche tempo fa dall’ex premier, Silvio Berlusconi, di uscire dall’euro: “Va fatto sapere – ha scandito Bersani – che se domani tornassimo alla lira l’effetto sarebbe un arricchimento micidiale di chi ha portato i soldi fuori dal paese lasciando i debiti a casa. Ma insieme ci sarebbe un impoverimento micidiale per tutta la gente normale che – ha spiegato il segretario del Pd – per andare a prendersi un caffè dovrebbe uscire con un chilo di lire in tasca. Siccome questa non può essere l’alternativa, dobbiamo lavorare per l’altra soluzione, che non è priva di problemi e di rischi, ma – ha osservato il democratico – è l’unica prospettiva che mette in sicurezza il futuro delle nuove generazioni”.
Maria Saporito