Fukushima: Disastro fu causato da errore umano

Il disastro nucleare di Fukushima fu sicuramente causato da errore umano, precisamente dal verificarsi di un “corto circuito tra Tepco, Governo, e Authority”. E’ questo il risultato di un’indagine panel durata sei mesi e condottta dalla commissione indipendente giapponese. Le conclusioni dell’inchiesta arriveranno presto in Parlamento. Le parti in causa non sono state in grado di darsi una “governance”, di gestirsi al meglio durante l’emergenza, tradendo quindi “il diritto della nazione a rimanere in condizioni di sicurezza (anche, Nda) durante un incidente nucleare”. Una migliore gestione dell’emergenza quindi avrebbe potuto limitare i danni in modo consistente, gestione che invece ha scontato “chiaramente l’errore umano”.

Salari ridotti del 10%. Intanto la Tepco sta vivendo il suo momento più buio. Schiacciata dalle enormi richieste di risarcimento, con l’aiuto del governo giapponese sta cercando di resistere alla crisi. In quest’ottica, i salari dei dipendenti della compagnia, già tagliati del 20%, potrebbero ridursi ulteriormente del 10%. Ieri, il neo presidente del Cda Tepco, Kazuhiko Shimokobe, con una decisione improvvisa ha effettuato un’ispezione dell’impianto numero due  di Fukushima, accompagnato dal presidente della compagnia, Naomi Hirose . “Dopo aver visitato le zone devastate dal disastro nucleare  – ha detto Shimokobe – sono rimasto molto colpito dall’estensione dei danni”.

L’impianto due di Fukushima è spento, sostanzialmente dai giorni del terremoto del marzo scorso, dopo che tutti e quattro i suoi reattori hanno smesso di funzionare e di generare energia elettrica a causa del cataclisma naturale. A Fukushima esistono due impianti. Fukushima Daichi e Daini. Dai in giapponese significa “grande”. Traducendo concettualmente: grande (per dimensioni) impianto di Fukushima numero uno e due. Ich e Ni, nella lingua del Sol Levante. I due impianti si trovano a circa undici chilometri di distanza l’uno dall’altro.

A.S.