Mali: distrutte dagli integralisti altre due tombe a Timbuctu

Mali, tombe Timbuctu – Timbuctu è un’antica città del Mali, una delle più importanti e considerata la capitale di uno dei veri quattro sultanati. Ed è qui, in questo scenario incredibile, tra il deserto e la savana, che oggi, così come qualche giorno fa, si sta abbattendo la furia devastatrice di Al-Qaeda. Altre due tombe sono infatti state distrutte e vandalizzate degli estremisti islamici, così come era accaduto pochi giorni fa con un altro mausoleo. In una città, Timbuctu, oggi classificata come Patrimonio mondiale dell’Unesco in pericolo. La moschea presa di mira questa volta è quella di Djingareyber: all’interno gli uomini di Al-Qaeda hanno fatto scempio di tutto quanto hanno trovato prendendo di mira e profanando due tombe.

Testimoni oculari – “Gli islamisti stanno distruggendo due tombe della grande moschea Djingareyber, stanno sparando in aria per scacciare la gente, per spaventarla“, riferisce un testimone oculare. Pare inoltre che gli estremisti islamici utilizzino zappe e scalpelli per portare a termine i loro atti vandalici. Gli islamisti vedono di cattivo occhio chi adora altri santi mettendoli al pari di Allah, ecco il motivo di tanta veemenza nei loro gesti sconsiderati. Atti di violenza che, come accennato, si erano già ripetuti nei giorni scorsi, prima a Sidi Yahya, dove era stata divelta la porta d’ingresso, e successivamente al mausoleo di Cheick el-Kebir; saccheggi che proseguiranno, si suppone, finchè non avranno distrutto tutte le tombe ed i mausolei di Timbuctu, la città dei 333 santi, Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1988.

Rosario Amico