‘Ndrangheta: false perizie per i boss, medici arrestati

Medici corrotti al servizio della ‘Ndrangheta, sei arresti – I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza hanno tratto in arresto sei persone, tra cui quattro medici, colpevoli di aver realizzato false perizie a favore dei boss delle cosche Forastefano di Cassano Ionio (Cosenza) e Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone). Secondo l’accusa, i medici rilasciavano certificati con false diagnosi di patologie neuropsichiatriche incompatibili col regime detentivo per evitare il carcere agli affiliati delle cosche. Secondo quanto emerso dall’indagine, bastavano poche migliaia di euro di mazzetta a psichiatri e psicologi corrotti e i boss della ‘ndrangheta diventavano improvvisamente pazzi e perciò impossibilitati a sostenere il regime di carcere duro.

Le accuse – Al centro dell’indagine ci sono, dunque, i presunti rapporti di complicità tra i medici e le cosche Forastefano di Cassano Ionio (Cosenza) e Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone). Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Ai sei indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione in atti giudiziari, falsa perizia, false attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, abuso d’ufficio, procurata inosservanza di pena e istigazione alla corruzione, aggravati dalle finalità mafiose. A finire in carcere il professor Gabriele Quattrone, 63 anni, clinico molto affermato a Reggio Calabria, il dottor Franco Antonio Ruffolo, 58 anni, di Rogliano, il dottor Massimiliano Cardamone, 37 anni di Catanzaro e il dottor Arturo Luigi Ambrosio, 75 anni, di Castrolibero. Quest’ultimo ha ottenuto gli arresti domiciliari.
R. E.