Siria, massacro ad Aleppo: 200mila profughi in fuga

Siria, massacro Aleppo – Non si ferma la violenza che sta squassando la Siria e la città di Aleppo in particolare. Centinaia di morti e 200mila profughi in fuga è il bilancio delle ultime 48 ore di guerra secondo le stime dell’Onu. Aleppo è divenuta città roccaforte dell’esercito siriano libero ed i tentativi da parte dell’esercito governativo di riprenderne il possesso stanno mietendo centinaia di vittime anche civili. Questa mattina, si apprende, i ribelli hanno conquistato un importante checkpoint che permetterà loro di avere via libera verso il confine turco: “Il controllo del checkpoint di Anadan, a cinque chilometri a nord ovest di Aleppo, è stato preso questa mattina alle 5 dopo 10 ore di combattimenti”, ha spiegato il generale Ferzat Abdul Nasser, uno dei membri dell’Esercito libero siriano.

Reazioni e condanne – Il Consiglio Nazionale Siriano dell’opposizione ha annunciato che a partire da domani si svolgeranno al Cairo una serie di riunioni per valutare la possibilità di adottare un governo di transizione. Khaled Khawja, della direzione del CNS ha precisato: “l’opposizione siriana terrà domani al Cairo il suo primo incontro per discutere se formare un governo transitorio all’estero“, con l’augurio di ottenere da questo vertice decisioni ufficiali per risolvere la questione. Infine, un ruolo importante in tutto ciò lo giocherà anche la Francia che a partire da agosto presiederà il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e che ha già annunciato che affronterà seriamente la questione siriana. Il ministro degli esteri transalpino ha definito Bashar al-Assad “un boia”.

Rosario Amico