Charlotte, North Carolina: parte la Convention 2012 di Barack Obama. – Per Obama in sede di partito democratico si è deciso di procedere con la Convention del 2012 ambientandola proprio in North Carolina, stato comunemente considerato abbastanza ostile al partito democratico e vicino a quello repubblicano. Per l’esattezza, farà da cornice all’evento lo stadio della città di Charlotte, il Bank of America, di 70 mila posti. Sarà Michelle Obama la star della giornata, che farà da “madrina” all’evento, aprendo le danze di questo difficile momento della campagna elettorale.
Il successo del 2008. – Solo nel 2008 il partito democratico riuscì a battere quello repubblicano nello stato del North Carolina. Ma fu per una manciata di voti, e quest’anno i democratici più pessimisti la vedono davvero molto dura. Obama ha deciso di “giocare fuori casa”, per usare un’espressione calcistica, in queste elezioni. Unico vantaggio, a detta dei più scaramantici, è il fatto che se il presidente uscente riuscirà a conquistare una tale platea, si potrà già dire che la vittoria sarà ormai sua. Nel frattempo si preparano le polemiche, dato che in sede del partito democratico qualcuno è rimasto davvero scontento della scelta politica di ambientare nello stato del North Carolina la Convention. Andiamone a vedere le cause.
Il sindacato dell’Afl-Cio e la polemica. – The American Federation of Labor and Congress for Industrial Organization è il maggiore sindacato industriale Usa, vicino al partito democratico, e conta ben 13 milioni di lavoratori iscritti e 64 grandi aziende statunitensi. Senza mezzi termini, il potente sindacato ha fatto sapere il suo disappunto per la scelta di far ospitare la Convention 2012 proprio in North Carolina, dove la politica adottata nei confronti dei lavoratori è affatto dissimile da quella auspicata dall’Afl-Cio. L’influenza esercitata dai repubblicani in questo stato non ha mai consentito, infatti, di usare misure di tutela che il sindacato avrebbe voluto introdurre. Come se non bastasse, lo stado Bank of America è stato costruito per intero da operai ingaggiati senza iscrizione al sindacato. Comunque vada, gli auspici non sono dei migliori, e l’Afl-Clo, che aveva promesso pieno sostegno al candidato democratico, smobilitando 400 mila attivisti in occasione della campagna elettorale, ora, intanto, inizia a storcere il muso.
L’espediente elettorale dei repubblicani. – Unico punto a favore della vittoria (eventuale) di Obama in North Carolina: il partito democratico è riuscito ad abrogare una legge di poche settimane fa, che prevedeva l’obbligo di esibire, come avviene in Italia, un documento d’identità provvisto di foto al momento del voto: in Usa, dove non è necessario circolare muniti di documento, questo avrebbe giocato a sfavore degli elettori delle classi più disagiate. Dunque l’escamotage della legge dell’ultim’ora avrebbe decisamente favorito i repubblicani.
Sandra Korshenrich