Incidente alla centrale nucleare di Fessenheim, al confine tra la Francia e la Germania, non lontana dalla Svizzera. L’inconveniente ha provocato ferite alle mani a due operai, ma non è di natura nucleare, né c’è stata fuga radioattiva di alcun tipo, secondo quanto riferito dalla Edf, l’agenzia dell’energia francese. L’incidente inoltre sarebbe stato provocato da un errore, al quale avrebbe fatto seguito una fuga di vapore, ma non si sarebbero verificati incendi, come inizialmente ipotizzato. Tecnicamente, sarebbe stata l’iniezione di vapore all’interno di un serbatoio di perossido d’azoto a provocare l’incidente. Il perossido avrebbe infatti reagito una volta venuto a contatto con l’acqua.
L’impianto di Fessenheim è il più vecchio tra quelli a disposizione della Francia e la sua chiusura è prevista per il 2017, quarant’anni dopo la sua in servizio, secondo quanto promesso dal presidente del consiglio Hollande ad un gruppo di ambientalisti. La paura di un incidente nucleare si è comunque rivelata del tutto infondata. Nella centrale, che si trova in Alsazia (nel distretto dell’alto Reno), a Sud di Strasburgo, la Edf ha riferito essere tutto sotto controllo. I due operai sarebbero rimasti invece “leggermente ustionati alle mani”, nonostante l’utilizzo di guanti appositi.
A.S.