Francia – Prima pista sul killer che ha sterminato una famiglia sulle Alpi francesi. Il sospettato è il fratello della vittima Saad al-Hilli, il padre delle due bimbe sopravvissute. Secondo il procuratore Eric Maillaud, incaricato delle indagini, l’uomo avrebbe avuto un litigio per questioni di denaro con il fratello pochi giorni prima della strage. I media francesi e britannici riferiscono che Saad al Hilli aveva discusso con il fratello per decidere sull’investimento di parte dell’eredità paterna in paradisi fiscali.
Spiato dagli 007 – La vittima, di origini irachene, non aveva precedenti penali, né era implicato in vicende terroristiche. Tuttavia dal 2003, dall’inizio della guerra in Iraq, era tenuto sotto controllo dagli 007 britannici. La casa dell’ingegnere era sorvegliata tutto il giorno dai servizi segreti, anche l’interno dell’appartamento era controllato da microspie. Un vicino di casa di Daad al-Hilli testimonia: “Ogni volta che uscivano, li seguivano – ha dichiarato al giornale – Era tutto molto strano. Non ho mai detto a loro che erano sorvegliati”.
Rapporti con l’Iraq – Un amico della vittima ha riferito alla stampa che Hilli, poco prima di partire in villeggiatura, gli aveva parlato di un “problema personale”, ancora ignoto: “Sicuramente era preoccupato per la sicurezza del resto della sua famiglia rimasta in Iraq. – ha affermato l’uomo – La notte prima di partire è venuto da me per dirmi di dare un occhio alla casa in sua assenza”. Hilli aveva lasciato la terra natale da giovane insieme alla famiglia. Erano stati costretti a fuggire perchè il padre era in cattivi rapporti con partito di Baath (dominante negli anni ’70).
Michela Santini