Scampia: agguato di Camorra, ucciso il fratello del boss Abete – Ancora un agguato di Camorra nel quartiere napoletano di Scampia, dove la notte scorsa, intorno all’1,45, è stato colpito a morte da due sicari Raffaele Abete, fratello di Arcangelo Abete, il boss attualmente detenuto e considerato il capo dell’omonimo clan. Il 41enne Abete è stato ucciso dai proiettili esplosi da almeno due killer all’uscita del bar ‘Zeus’ in via Roma, poco prima della chiusura dell’esercizio commerciale. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della Squadra Mobile della Questura partenopea e del locale Commissariato, Abete sarebbe stato ferito mortalmente da tre colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata alla testa, appena uscito dal locale. Non c’è stato nulla da fare per l’uomo, che è morto sul colpo. Inutili i soccorsi dei sanitari giunti a bordo di un’ambulanza del 118. Il magistrato di turno ha, comunque, disposto l’esame autoptico sul cadavere, autorizzando il trasferimento della salma presso il Secondo Policlinico della città.
Agguato forse in risposta all’omicidio di Gaetano Marino – Raffaele Abete abitava in via Ghisleri, nel famigerato lotto T/A, una delle piazze di spaccio più frequentate, ed aveva precedenti penali che risalivano al 1986 per rapina e lesioni e per associazione a delinquere. Attualmente era ritenuto dagli investigatori parte integrante del gruppo degli ‘Scissionisti’ del clan Abete alleato ai Notturno-Abbinante e contrapposto, in questo periodo, ai cosiddetti ‘Girati’ della Vanella Grassi, ossia i Magnetti-Petriccione. L’omicidio della scorsa notte potrebbe essere una risposta del gruppo della Vanella Grassi agli ‘Scissionisti’. L’uccisione di Abete potrebbe sarebbe, infatti, legata all’omicidio di Gaetano Marino detto ‘moncherino’ e fratello del boss Gennaro, avvenuto sul litorale di Terracina il 23 agosto scorso.