Roma: aggrediti due ragazzi nella notte, antifascisti accusano CasaPound – Due ragazzi di 20 e 21 anni sono rimasti contusi dopo essere stati aggrediti la notte scorsa da un gruppo di giovani in viale Marx, nella zona di Talenti. A quanto si legge in una nota diffusa dai movimenti antifascisti della capitale, l’aggressione sarebbe avvenuta nel Parco di Aguzzano, dove ”si stava tenendo una festa organizzata da ragazzi e ragazze del IV municipio che in questi anni hanno condiviso all’interno delle scuole del territorio percorsi di movimenti e di aggregazione sociale e culturale”. Secondo gli antifascisti, ”verso le due e mezzo del mattino, a festa ormai finita, una ventina di neofascisti appartenenti a CasaPound e Blocco Studentesco hanno aggredito i partecipanti alla festa con caschi e bastoni”, tanto che ‘‘quattro ragazzi hanno dovuto ricorrere alle cure mediche in ospedale con lesioni alla testa e in altre parti del corpo e molti altri sono rimasti contusi”. ”E’ iniziata la campagna elettorale dei gruppi neofascisti sui territori della nostra città – conclude il comunicato – abbiamo gli occhi ben aperti e non abbiamo nessuna intenzione di rimanere a guardare. Invitiamo tutta la cittadinanza democratica e antifascista a manifestare la propria solidarietà alle ore 15 a Piazza Sempione dove si terrà una conferenza stampa”.
CasaPound respinge le accuse. “CasaPound Italia e il Blocco Studentesco sono totalmente estranei alla presunta aggressione avvenuta questa notte in zona Talenti a Roma, durante una festa svolta al parco di Aguzzano” si legge in un comunicato del movimento di estrema destra. “Chi vuole tirarci in mezzo a queste vicende lo fa con il solo intento di gettare discredito sul nostro movimento e tentare di negarci l’agibilità politica in un anno, quello delle elezioni amministrative, di vitale importanza per la politica della città di Roma – si legge in un comunicato di CasaPound -. Ad alimentare il clima d’odio nei nostri confronti all’interno del quarto municipio, come hanno dimostrato le continue aggressioni da noi subite durante l’occupazione dello stabile di via Val d’Ala 200 e la bomba carta posta sotto l’abitazione di Alberto Palladino, sono proprio gli stessi esponenti della sinistra antagonista che oggi tentano di tirarci in mezzo ad una storia con la quale non abbiamo nulla a che fare“.