Alcoa, protesta continua: Ancora sulla torre

I segretari della Fiom-Cgil, Franco Bardi, e della Fim-Cisl del Sulcis, Rino Barca, operai dell’Alcoa, hanno deciso di continuare la protesta contro la chiusura dello stabilimento Alcoa salendo sulla torre alta oltre 60 metri. Solo da pochi giorni erano scesi i tre colleghi dello stabilimento di Portovesme, la Sulcis. La tensione è cresciuta soprattutto da mercoledì scorso quando l’azienda, durante l’incontro previsto con le rappresentanze sindacali, ha confermato la volontà e l’impossibilità di rinunciare allo spegnimento dell’impianto, già in corso. Spegnimento che gli operai speravano di poter rallentare, in modo da allontanare il momento in cui diventerà irreversibile. “Ci sentiamo presi in giro” hanno detto i due segretari, abbarbicati sulla torre. “L’azienda si è rimangiata le promesse. Vuole spegnere subito le celle ed è inaccettabile”, hanno proseguito.

Proprio questa mattina era previsto anche l’incontro a cui potrebbero essere affidate le sorti dell’Alcoa, Alcoa che potrebbe essere venduta ai gruppi svizzeri Glencore e Klasch e ad una società italiana di Chieri, nel Torinese, interessati all’acquisto dell’azienda.

I. F.