Casini sulla legge elettorale: Non accettiamo nessun ultimatum dal Pd

In vista della riforma della legge elettorale gli equilibri e le intese tra i partiti scricchiolano, primo fra tutti quella che potrebbe, o avrebbe potuto, trasformarsi in un’alleanza tra Pierferdinando Casini e Pierluigi Bersani. Il leader Udc avverte il Pd: “Non accettiamo ultimatum da nessuno”. La discussione nasce dopo le dichiarazioni di Bersani sull’abolizione del Porcellum e la sua sostituzione, il leader del Pd ha infatti dimostrato la sua contrarietà al proporzionale alla tedesca e alle preferenze, quest’ultime altamente volute da Casini: “fra il nodo del premio di governabilità alla coalizione invece che al partito e il nodo preferenze è chiaro che per me sono fondamentali le preferenze”, ha detto con fermezza il leader dell’Udc.

Casini, parlando nel corso di una conferenza stampa, non si è risparmiato e ha toccato una questione scottante, soprattutto per il Pd che si trova chiuso tra due fuochi: l’alleanza con Sel che farebbe da deterrente per un eventuale accordo tra Udc e Pd in vista delle prossime elezioni. La polemica con Vendola, aggravata dall’iniziativa referendaria portata avanti dallo stesso leader di Sel sulla riforma dell’articolo 18, potrebbe creare seri problemi ad un Pd in cerca di alleanze: “Non sipuò più indugiare, non possiamo più perdere tempo. La legge deve andare in aula entro ottobre. Da qui a un mese e mezzo dobbiamo portarla all’attenzione del parlamento e poi ognuno si assume le sue responsabilità”, ha detto Casini riferendosi al suo avversario/alleato. Alle provocazioni di Casini Bersani ha risposto con ironia tenendo bassi i toni: “Ogni giorno ha la sua pena. Da qui alle elezioni ogni giorno ci sarà magari Casini che ci dà ‘un bacino’ e Sel che ci critica, e il giorno dopo il contrario”.

I. F.