Coppia uccisa a Milano: si segue la pista della camorra

Gli investigatori che indagano sul duplice omicidio di Milano ritengono che, per modalità ed efferatezza dell’esecuzione, la pista da seguire sia quella della camorra: i killer volevano uccidere i due coniugi perché hanno puntato alla testa di entrambi, scaricando contro di loro un intero caricatore. Sarebbe stata proprio questo modus operandi che avrebbe fatto propendere gli inquirenti per la pista camorristica legata al traffico di droga.

La società della quale era titolare Spelta insieme alla sorella Cristina, la Dietetics Farma, azienda farmaceutica specializzata in integratori, era stata messa in liquidazione per fallimento due anni fa, perciò è subito apparso sospetto, agli investigatori, come la coppia potesse mantenere il tenore di vita che in realtà aveva: un appartamento di proprietà di 100 metri quadri, viaggi frequenti a Santo Domingo, la passione dell’imprenditore per le immersioni subacquee.

Per questo ora gli inquirenti stanno esaminando i conti bancari della coppia ed esplorando il mercato illegale degli anabolizzanti, del riciclaggio di materiale farmaceutico rubato, oltre ad aver fatto richiesta alle autorità dominicane di ricevere informazioni sul passato di Carolina. Forse invece il mistero ruota intorno alla cocaina trovata nell’appartamento dei coniugi, magari una fornitura non pagata, o uno sgarro che, nell’ambiente della malavita organizzata, equivale a morte sicura. Certo è che i killer volevano farsi notare, visto l’ora e il luogo dove è avvenuta l’esecuzione, come a voler sottolineare il predominio sul territorio.

Marta Lock