Roma, bimbo ucciso dalla caduta di un vaso: solo tragica fatalità?

Roma, bimbo ucciso – La vicenda del bimbo ucciso dalla caduta di un vaso sulla via Appia si arricchisce di un nuovo particolare. Se all’inizio si credeva che il vaso fosse caduto per pura casualità da un balcone, adesso si fa strada l’ipotesi che il bimbo di 13 anni sia stata vittima del gioco di altri due bimbi che si muovevano sul balcone. Lo sfortunato Christian si era allontanato dalla madre forse per andare a vedere la vetrina di un negozio di scarpe poco più avanti, ma non poteva sapere che sarebbe stato colpito da un piccolo vaso con una pianta grassa che precipitava da un’altezza di circa 20 metri.

Indagini e ipotesi – Gli inquirenti per il momento non escludono alcuna ipotesi. Avendo effettuato sopralluoghi sul balcone incriminato ed avendo ascoltato le voci dei testimoni, il vaso può essere precipitato da solo spinto dal vento (nell’appartamento non c’era nessuno al momento dell’episodio) oppure, e questa è una ipotesi venuta fuori soltanto nelle ultime ore, spinto da due bambini per gioco. Il balcone da cui è caduto il vaso infatti confina con quello di uno studio dentistico: all’ora in cui si è verificato il fatto nell’ambulatorio si trovavano anche due bambini che in attesa del proprio turno avrebbero potuto divertirsi nel balcone confinante. Si tratta solo di un’ipotesi, ma si tratta del terzo incidente di questo tipo nel giro di poche settimane a Roma. “E’ impossibile controllare tutti i balconi di Roma“, fanno sapere i vigili urbani, “sono gli inquilini che devono avere buon senso“.

Rosario Amico