In un’intervista concessa oggi al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha rimarcato l’annuncio consegnato qualche settimana fa sui tagli alle scorte:“La revisione degli elenchi partirà immediatamente”, ha promesso il ministro, che ha sottolineato l’opportunità di ridimensionare i privilegi concessi ai politici. E sulle manifestazioni di piazza animate dai lavoratori insidiati dalla crisi: “Ognuno deve fare la propria parte”, ha spiegato la titolare del Viminale, che ha sbarrato la strada a un sistema assistenzialistico a beneficio delle troppe aziende in affanno.
Forbici sulle scorte – “La revisione degli elenchi partirà immediatamente, però la mia decisione è di intervenire anche sui regolamenti. E incidere soprattutto su quei dispositivi che chiamerei ‘di status’“. Con queste parole il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, intervistata oggi dal Corriere della Sera, è tornata sulla promessa fatta qualche tempo fa relativa alla necessità di ridimensionare le misure di protezione predisposte per politici, manager e uomini delle istituzioni. “Faccio l’esempio del ministro dell’Interno che per legge doveva mantenere la scorta per i due anni successivi al proprio mandato – ha spiegato la Cancellieri – Il mio predecessore, Roberto Maroni, ha disposto la riduzione a un anno. Per quanto mi riguarda, io vorrei che mi fosse abolita il giorno dopo il termine del mio mandato. E per le altre cariche istituzionali – ha aggiunto – dobbiamo ugualmente riflettere su incisive riduzioni”.
Stop a sprechi e privilegi – “C’è una necessità di risparmio – ha continuato il ministro – ma è giusto prendere provvedimenti di questo tipo soprattutto per rispetto nei confronti dei cittadini ai quali chiediamo gravi sacrifici. Continueremo a garantire la sicurezza, il nostro intervento servirà soltanto ad abolire i privilegi“. E interpellata sull’altro tema caldo, ovvero la montante tensione sociale che sempre più spesso trova sfogo nelle manifestazioni di piazza: “Dobbiamo stare attenti che Roma non diventi un palcoscenico esclusivo per tutte le pur legittime manifestazioni”, ha osservato la tecnica del Viminale.“Bisogna rendersi conto che stiamo vivendo un momento gravissimo e non si può pretendere che lo Stato intervenga nel libero mercato e si faccia carico di salvare le aziende in difficoltà economiche. Io voglio lanciare un appello forte ai sindacati – ha detto il ministro – ma anche agli imprenditori e alla società civile affinché si rendano conto della fase difficile che stiamo attraversando”.
No all’assistenzialismo – “Ognuno deve fare la propria parte e assumersi le proprie responsabilità per smorzare questi focolai di tensione – ha insistito la Cancellieri – Del resto, quello assistenziale è uno schema che non può funzionare, anche dal punto di vista giuridico e della concorrenza”.
Maria Saporito