Dici primarie Pd e pensi allo scontro tra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani, ma ad ostacolare la corsa dei due aspiranti premier a Palazzo Chigi ci penserà una donna, di cui – finora – si è sentito poco parlare. Laura Puppato, consigliere regionale del Veneto e capogruppo del Pd in regione, ha sciolto le riserve ufficializzando la propria partecipazione alle primarie di centrosinistra. Con un programma green friendly, che pone al centro il risparmio, l’ambiente e la cultura. E non solo. –
La rotta da indicare – “Non c’è salute, non c’è lavoro, non ci sono diritti. Impera la corruzione, la convenienza privata, l’interesse. Un partito deve indicare un’altra rotta. Dire qual è il suo obiettivo, nominarlo anche a costo di scontentare qualcuno. Dare contentini a tutti è facile. Bisogna avere coraggio e andare altrove anche quando tutti dicono: impossibile”. A dichiararlo, in un’intervista concessa oggi al quotidiano La Repubblica, è stata la candidata alle primarie di centrosinistra, Laura Puppato. La democratica – che non fatica ad autodefinirsi un'”anima bella” – ha subito tradito il suo credo ambientalista: “Le pratiche virtuose creano lavoro – ha spiegato – Se non si mettono in atto è perché ci sono interessi economici contrari”.
No agli sprechi, sì al restauro – “L’Europa mette 14 miliardi di euro per progetti per le smart cities – ha dettagliato la veneta – 180 per l’incremento dell’efficienza energetica. Il futuro è lì, basta tendere la mano. Parchi, mobilità sostenibile, città digitali. In media nel mondo un edificio ha un bisogno energetico di 160 kilowatt per ora. Noi abbiamo fatto un asilo che ne consuma 20, e senza pannelli solari. Solo costruendo con raziocinio. L’energia che costa di meno è quella che non consumi – ha spiegato la Puppato – e non parlo di stare a luce spenta. Parlo di sprechi. Certo che l’Enel questo ragionamento non lo vuole sentire, ma il mondo va lì”. Di più: “Facciamo una politica urbanistica senza un metro quadro di costruzione in più – ha suggerito la candidata del Pd alle primarie – Ristrutturiamo, restauriamo. Abbiamo il Paese più bello del mondo, proteggiamolo. Creeremo lavoro, cultura, bellezza, felicità”.
Corteggiata da Grillo – Un programma che rimanda alla green economy professata da Beppe Grillo che, infatti, sulla Puppato ha espresso sempre giudizi positivi, tanto da volerla con sé nel Movimento 5 Stelle. Un invito graziosamente declinato dalla democratica: “Grillo l’ho ascoltato – ha detto – Le sue denunce sono giuste, quasi tutte. Quello che è sbagliato è la rabbia, il risentimento, l’ansia di abbattere tutto, il disprezzo della politica. La politica è fatta di persone: bisogna affidare il compito nelle mani giuste, avere fiducia in chi la merita, avere coraggio. I partiti, anche il nostro – ha precisato Laura Puppato – soffrono di un eccesso di servilismo: i giovani sono scelti dai vecchi non per i loro meriti, ma per la fedeltà. Rompiamo questo meccanismo, andiamo avanti, lontanissimo: rinnoviamo dando fiducia al merito e al coraggio”.
Maria Saporito