Casini e la legge elettorale: Assurdo non cambiarla

Ospite della festa socialista a Perugia, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, è tornato a sottolineare l’urgenza di modificare la legge elettorale: “Abbiamo parlato per un anno di cambiarla – ha detto – mi sembrerebbe assurdo non farlo”. Quanto al quadro politico generale, che va assestandosi in vista delle prossime elezioni, il centrista ha fornito le sue valutazioni sui potenziali alleati (Bersani) e sui conclamati avversari (Vendola e Berlusconi).

Tornare a scegliere – “Bisogna cercare di fare una legge elettorale che sia una risposta al bisogno dei cittadini di scegliere i propri parlamentari. L’italiano vuole scegliere con il voto il suo parlamentare, bisogna che torni a scegliere, e mi auguro che su questo principio di democrazia si possa trovare un accordo”. Sono queste le parole scandite ieri dal numero uno dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, per rimarcare l’urgenza di superare lo stallo sulla modifica della legge elettorale. “Tutti abbiamo biasimato l’automatismo del Porcellumha ricordato il centrista da Perugia – non vedo perché qualcuno debba oggi avere cambiato idea”.

Quelli che parlano troppo – “Mi auguro che la legge elettorale si approvi unanimemente, anche con il concorso delle opposizioni – ha continuato l’ex presidente della Camera – ma la legge elettorale va fatta, non si può lavorare parlando dei massimi sistemi per mantenere questa legge elettorale. Ci sono alcuni che parlano e chiedono troppo, che alzano l’asticella; in realtà perché vogliono questa legge elettorale. Francamente abbiamo parlato per un anno di cambiarla – ha insistito Casini – mi sembrerebbe assurdo oggi fare diversamente”.

Antitetici a Vendola – E al segretario del Psi, Riccardo Nencini, che ha proposto di sostituire la foto di Vasto con quella di Perugia (che dovrebbe immortalare l’intesa tra Pd-Sel-Psi), con successiva apertura all’alleanza post-elettorale con l’Udc, il centrista ha ricordato l’incolmabile distanza da Nichi Vendola“Abbiamo detto chiaramente che le opinioni di Vendola sono antitetiche alle nostre – ha tagliato corto Casini – l’idea di smantellare l’articolo 18 riformato dal governo Monti, l’idea di parificare due conviventi dello stesso sesso alle famiglie regolari, le opinioni che ha in materia economica e industriale”. “Non credo che oggi chi appoggia il governo Monti – ha continuato nel suo ragionamento l’ex presidente della Camera – può disinvoltamente far finta che le idee nostre siano identiche a quelle di Vendola”.

Berlusconi non vincerà – E il suo giudizio sul Pd“La differenza fra noi e il Pd – ha spiegato il leader dell’Udc – è che noi pensiamo che Monti sia la migliore soluzione possibile, il Pd vede Monti come uno stato di necessità”. Quanto al Pdl: Berlusconi sa benissimo che non vince più le elezioni – ha dichiarato Casini – Berlusconi non vuole vincere le elezioni, ma limitare i danni. Il mio rapporto con il  Pdl non è di ostilità, ma ho fatto una strada diversa dalla loro. Noi abbiamo le idee chiare su quello che vogliamo fare – ha spiegato – è il Pdl che deve chiarire cosa pensa di fare. Il Pdl non ha fatto nessuna autocritica seria su quanto successo negli ultimi quattro anni. Non vedo nessuna maturazione critica. E’ giusto che si presentino alle elezioni e che prendano i loro voti, come faremo noi – ha osservato il centrista – ma assemblare cose diverse crea solo confusione”.

Maria Saporito