Isole Senkaku: tensione alle stelle tra Cina e Giappone

Isole Senkaku: tensione alle stelle tra Cina e Giappone – Il Giappone prenderà ”tutte le misure possibili” per garantire la sicurezza alle isole Senkaku, nel Mar Cinese Orientale, da tempo al centro di un’aspra contesa tra Tokyo e Pechino. Lo ha detto il premier Yoshihiko Noda dopo che il governo di Pechino ha inviato sei motovedette nelle acque dell’arcipelago per “ribadire la sovranità cinese”. Il governo nipponico ha istituito un ufficio speciale per la gestione della crisi presso il gabinetto del primo ministro, mentre il viceministro degli Esteri, Chikao Kawai, ha convocato l’ambasciatore cinese a Tokyo, Cheng Yonghua, presumibilmente per protestare sull’accaduto.

Guerra di nervi sull’arcipelago della discordia – L’invio dei sei pattugliatori cinesi è giunto all’indomani della conferma da parte del governo nipponico, guidato da Yoshihiko Noda, dell’intenzione di sborsare due miliardi e mezzo di yen, equivalenti a oltre venti milioni e mezzo di euro, per sottrarre alla Cina tre delle cinque isole Senkaku (in cinese Diaoyutai). Al momento l’arcipelago, disabitato ma ricco di risorse naturali, è controllato da Tokyo, ma la sovranità è rivendicata anche da Taiwan. Secondo il ministero degli Esteri cinese, l’annuncio da parte del Giappone dell’acquisto delle isole e della loro nazionalizzazione rappresenta una grave violazione della sovranità della Cina. Definendo la posizione nipponica come “altamente offensiva per 1,3 miliardi di cinesi, in quanto seriamente calpesta fatti storici e della giurisprudenza internazionale”, il governo di Pechino ha dunque espresso ferma opposizione contro la mossa del Giappone.

La minaccia di Pechino: Non staremo a guardare – Nel comunicato si ribadisce che “le isole Diaoyu fanno parte del territorio sacro della Cina sin dall’antichità, dai tempi della dinastia Ming, cosa che è supportata da fatti storici e prove legali”“Il governo cinese – si legge ancora nella nota – ha sempre attribuito grande importanza allo sviluppo delle relazioni con il Giappone. Cina e Giappone devono vivere insieme in amicizia e non in contrasto. Tuttavia, per garantire uno sviluppo sano e stabile delle relazioni sino-giapponesi, occorre che la parte giapponese cooperi e si muova nella stessa direzione della Cina. L’acquisto delle Diaoyu da parte del governo giapponese è in contrasto con l’obiettivo di promuovere l’obiettivo primario delle relazioni tra i due paesi. Sono ormai lontani i giorni in cui la nazione cinese è stata oggetto di umiliazione da parte degli altri – conclude il comunicato – il governo cinese non starà a guardare mentre la sua sovranità territoriale viene violata. La Cina esorta la parte giapponese a sospendere immediatamente tutte le azioni che possano compromettere la sovranità territoriale della Cina. Se invece il Giappone insisterà su questa strada dovrà sopportare tutte le gravi conseguenze che ne deriveranno”.

Raffaele Emiliano