Fiat, Marchionne replica a Della Valle: Tutti maestri improvvisati

Fiat, Marchionne replica a Della Valle: Tutti maestri improvvisati – “Tutti parlano a cento all’ora, perché la Fiat è un bersaglio grosso, più delle scarpe di alta qualità e alto prezzo che compravo anch’io fino a qualche tempo fa: adesso non più. Ci sarebbe da domandarsi chi ha dato la cattedra a molti maestri d’automobile improvvisati. Ma significherebbe starnazzare nel pollaio più provinciale che c’è. Fintanto che attaccano, nessun problema. Ma lascino stare la Fiat. Così l’amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne, in un’intervista a Repubblica, replica agli attacchi del patron della Tods’, Diego Della Valle, che aveva definito l’ad Fiat un “furbetto cosmopolita“.

La Fiat non vuole lasciare l’Italia – Quanto al futuro dell’azienda automobilistica torinese, Marchionne rassicura sulla permanenza di Fiat in Italia. “In questa situazione drammatica – spiega l’amministratore delegato – io non ho parlato di esuberi, non ho proposto chiusure di stabilimenti, non ho mai detto che voglio andar via”. E ancora: “Non mollo. Mi impegno, ma non posso farlo da solo. Ci vuole un impegno dell’Italia“. “Non sono l’uomo nero”, precisa Marchione, ma “l’Italia dell’auto è precipitata in un buco di mercato senza precedenti”, “abbiamo perso di colpo quarant’anni” e qualcuno “vorrebbe che la Fiat si comportasse tranquillamente come prima? O è un’imbecillità pensare a questo, o è una prepotenza, fuori dalla logica.