L’hanno già definita il “terzo incomodo” tra Bersani e Renzi, come se le primarie fossero una competizione riservata solo ai più noti (meglio ancora se uomini). Ma Laura Puppato ci ride sù e in un’intervista al Fatto Quotidiano anticipa le proposte che metterebbe in campo nel caso in cui, nelle vesti di premier, si trovasse a dover sciogliere i nodi intricati della Fiat e dell‘Ilva.
Il vantaggio della Puppato – “Mi sembrava che il contraddittorio a due non avesse senso, è giusto che una grande forza politica come il Pd ricominci a parlare di giustizia e ambiente, difenda i lavoratori, si batta per le riforme”. A chi le chiede per quale motivo ha deciso di confrontarsi con due big del partito come Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi alle prossime primarie di coalizione, Laura Puppato risponde così. Ostentando una sicurezza che non sembra figlia della solita arroganza politica, ma della voglia di fare e di dimostrare che la notorietà non sempre fa rima con serietà. O efficienza. “Credo che essere meno nota sarà persino un vantaggio – azzarda – C’è bisogno di sobrietà, e di mettersi a disposizione e a livello dei cittadini”.
Ilva da bonificare – E se dovesse riuscire nell’impresa titanica di “spuntarla” sui due competitors e in quella quasi marziana di arrivare a Palazzo Chigi, Laura Puppato sarebbe pronta a fornire la sua ricetta per risolvere i dossier più faticosi. Come quello dell’Ilva di Taranto: “Attiverei di nuovo i fondi europei, quei 3 miliardi e 29 milioni che Berlusconi si è mangiato per l’Alitalia – ha precisato – per bonificare il territorio, e farei fare un’indagine per comprendere se ci sono alternative all’ubicazione del sito. In caso contrario – ha continuato la democratica – farei controllare che sia messo in sicurezza in ogni sua parte, non è da Paese occidentale che ci siano i depositi delle ceneri senza copertura”.
Una Fiat più green – Preparata (almeno a livello teorico) anche sul caso Fiat: “Indirei un tavolo immediato di concertazione nel quale venga presentato il piano aziendale dell’azienda – ha detto la Puppato – quello che non è mai stato presentato da Marchionne, dove siano specificati gli investimenti nei veicoli nuovi, chiedendo particolare attenzione a verifiche dal punto di vista ecologico e ambientale e prevedendo veicoli ibridi ed elettrici”.
Maria Saporito