Uccise due poliziotte britanniche – La Gran Bretagna è sconvolta dalla morte di due agenti di polizia donne, assassinate con una veemenza ed una crudeltà particolarmente efferata. Le due poliziotte, Fiona Bone di 32 anni e Nicola Hughes di 23 anni, stavano svolgendo un normale servizio di routine a Tameside, nella contea di Greater Manchester; le due donne sono arrivate disarmate sul luogo dove, pochi minuti dopo, è stata fatta esplodere una bomba a mano e alcuni colpi di arma da fuoco che hanno stroncato la vita di entrambe all’istante.
Arrestato l’assassino delle due poliziotte – Secondo gli inquirenti, a causare la morte delle due poliziotte britanniche disarmate è stato Dale Cregan, uomo 29enne, ricercato per due omicidi commessi lo scorso agosto, che è stato subito fermato e posto in carcere. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe attirato verso il luogo del delitto le due agenti di polizia, Fiona Bone e Nicola Hughes, facendo pervenire in centrale una falsa denuncia per furto con scasso. Le due poliziotte, pensando ad un intervento di routine, si sono recate a casa dell’uomo disarmate, ignare di quello che le attendeva. Quella casa si è trasformata in una trappola mortale che è costata la loro giovane vita.
David Cameron e il cordoglio per le vittime – Sulla tragedia accaduta è intervenuto subito anche il governatore della contea, Peter Fathy, che ha riferito altri omicidi imputabili a Dale Cregan, tra cui quello di David e Mark Short, padre e figlio, che sono stati uccisi, in due diverse e separate situazioni, all’inizio di questo anno. Anche David Cameron, primo ministro britannico, ha espresso il suo cordoglio alle famiglie per la morte delle due agenti di polizia uccise: “Si è trattato di un atto malvagio e scioccante da parte di uno spregevole individuo”.
Maria Rosa Tamborrino