Isole Senkaku: messaggi antigiapponesi persino sui dolcetti cinesi

Isole Senkaku: messaggi antigiapponesi persino sui dolcetti cinesi – La tensione tra Pechino e Tokyo in merito alla sovranità sulle isole Senkaku, nel Mar Cinese Orientale, da tempo al centro di un’aspra contesa tra Cina e Giappone, non è più solo una questione diplomatica. In Cina il sentimento antigiapponese pervade ormai non solo cortei e manifestazioni, ma arriva persino in pasticceria. I dolcetti tipici delle festività cinesi di metà autunno si spogliano così dei comuni messaggi di augurio su longevità e armonia in cambio di nuovi e ben più audaci ideogrammi antigiapponesi. Ecco, allora, che fanno la loro comparsa dolcetti con messaggi del tipo “colpisci i giapponesi”, ”odia i giapponesi”, sino a un inequivocabile e assai poco dolce “uccidi i giapponesi“.

L’arcipelago della discordia – Sale, intanto, ogni giorno di più la tensione tra i governi cinese e giapponese. Pechino ha inviato nei giorni scorsi sei pattugliatori cinesi davanti alle coste delle isole contese, in seguito alla conferma da parte del governo nipponico dell’intenzione di sborsare due miliardi e mezzo di yen, equivalenti a oltre venti milioni e mezzo di euro, per sottrarre alla Cina tre delle cinque isole Senkaku (in cinese Diaoyutai). Al momento l’arcipelago, disabitato ma ricco di risorse naturali, è controllato da Tokyo, ma la sovranità è rivendicata anche da Taiwan.

Raffaele Emiliano