Fnac: seicento lavoratori a rischio attendono una risposta da Pinault

Fnac Fashion Nightmare – Seicento dipendenti di Fnac, di età media intorno ai 30 anni, rischiano di perdere il lavoro a causa del piano per rientrare nei costi che stavano per sforare.
Davide Del Campo, Department Manager presso Fnac ha raccontato ad Indie-Eye, durante la Fashion’s Night Out di Firenze, la genesi di questo nuovo problema per i lavoratori italiani.
Dopo aver ricevuto una comunicazione ufficiale in cui si spiegava la necessità di trovare una soluzione alla crisi, nemmeno le richieste dei sindacati sono più riuscite ad ottenere aggiornamenti in merito alle scelte dell’azienda, che sembrano essere limitate a due opzioni: una chiusura o la vendita.
Nove mesi di silenzio che hanno spinto i dipendenti a rischio a scendere in piazza.

In attesa di una risposta da Pinault – La scelta di protestare e rivendicare il proprio diritto a sapere qualcosa sul proprio futuro durante gli eventi della moda a Milano, Genova, Roma, Firenze e Torino è stata presa perché Fnac è di proprietà del gruppo Pinault-Printemps-Redoute, che gestisce marchi prestigiosi del mondo della moda come Gucci, Bottega Veneta o Yves Saint Laurent.
L’orientamento di PPR è quello di concentrarsi proprio sul mondo del lusso, settore che sembra non essere vittima della grave crisi economica internazionale.
I lavoratori a rischio sono infatti alla ricerca di una risposta che giustifichi la discrepanza tra le recenti dichiarazioni pubbliche del vice di Pinault in cui si dichiara l’ottimo stato di salute dell’azienda ed addirittura la volontà di assumere in Italia. “Allora perché non rilanciano Fnac o assumono i dipendenti che rimarrebbero a casa?“, si chiede Davide Del Campo interpretando i dubbi e le preoccupazioni dei suoi colleghi.
Fnac, inoltre, a livello mondiale non registra conti in rosso, non giustificando un’eventuale soluzione drastica nei confronti degli otto punti vendita presenti sul territorio italiano.

Redazione