Lazio, Polverini si dimette e tuona: Da domani dirò tutto

Una Renata Polverini fuoriosa ha deciso, attraverso “dimissioni irrevocabili”, di mandare “tutti a casa”. I “tutti” sono i consiglieri regionali del Pdl, finiti nella bufera dopo l’esplosione dell’indagine riguardante Franco Fiorito e sui quali essendo tornata una persona libera ha specificato: “Da domani dirò tutto quello che so”. La governatrice del Lazio ha resistito alcuni giorni, spinta prima da Alfano e poi direttamente da Berlusconi. Giorni in cui si è anche svolto un incontro tra la Polverini ed il premier Mario Monti, a cui ha riferito della pesante situazione verificatasi in Consiglio, da lei definito “indegno”.

Ieri, quando ancora le dimissioni sembravano poter rientrare, la mossa più o meno a sorpresa di Pd e Idv ha inferto un’altra mazzata alla già intricatissima vicenda. Le dimissioni di tutti i consiglieri hanno nei fatti ridotto drasticamente il numero di persone in grado di sedere in Consiglio. Ago della bilancia era diventato quindi l’Udc, il cui leader ha parlato di “disagio profondo” , specificando però che “non sono tutti ladri”. Oggi un nuovo incontro tra la Polverini e Alfano ha messo fine all’esperienza di governatrice del Lazio di quest’ultima, per sua scelta, motivata da una “faida interna al Pdl”.

“Ho voluto sfidare il Consiglio – ha spiegato la Polverini – vedere quanto erano fragili i loro comportamenti. Se fossero stati così forti delle loro posizioni – ha aggiunto – non si sarebbero affidati ad una maestrina“. L’ex sindacalista ha poi precisato:  “da oggi come persona libera farò e dirò tutto quello che fino ad ora , per senso dello Stato, anche di fronte a cose eclatanti, ho ritenuto di non dover pubblicizzare”.

A.S.