Angela Celentano, la bambina scomparsa sul Monte Faito nell’agosto del 1996 all’età di tre anni e recentemente individuata (con le dovute riserve) in Messico, sarebbe stata disposta a venire in Italia ed a sottoporsi al test del Dna. A dirlo è stata la madre della ragazza ( quest’ultima ormai quasi ventenne) a Mattino Cinque, durante un collegamento telefonico. Il caso è tornato recentemente alla ribalta delle cronache, dopo una mail giunta alla famiglia da Celeste, una ragazza apparentemente di pari età rispetto ad Angela, residente in Messico. Nella missiva elettronica, arrivata il 25 maggio 2010, Celeste scriveva di essersi riconosicuta nelle foto diramate dalle autorità internazionali allo scopo di ritrovare la piccola scomparsa, dicendosi sicura di essere lei. Spunta però anche l’ipotesi dello scherzo (se mai si possa definire così), compiuto da un hacker.
Improvvisamente scomparsa: Secondo la madre, “Angela era disposta a venire in Italia e sottoporsi al test del Dna, ma otto mesi fa le nostre comunicazioni si sono interrotte. Non mi spiego perché all’improvviso sia sparita“. L’avvio di un’indagine della polizia italiana nel 2011, porta gli agenti italiani fino in Messico; quesi ultimi, assieme ai militari messicani, risalgono alla casa dalla quale venne spedita quella mail (e le altre seguenti, dato in rapporto instauratosi con la figlia maggiore della madre di Angela), ma quando arrivano sul posto Celeste non c’è e i residenti che hanno due figli) dicono di anon aver mai né visto né tantomeno conosciuto Angela, ha raccontato ancora la madre Maria Celentano al contenitore mattutino di Canale Cinque. Da quel momento, ha concluso, “si sono interrotti tutti i contatti tra noi e Angela”.
L’ipotesi dello sciacallo. Celeste aveva fatto sapere tramite mail di essere Angela, di stare bene, di essere stata adottata da una famiglia facoltosa, e di amare questa famiglia, oltre che la sua di origine. Ma, proprio l’affetto provato per la famiglia messicana le avrebbe “impedito” per tutto il tempo di tornare in Italia. “Non preoccupatevi per me, io sono felice con la mia nuova famiglia ed e’ per questo che ora non potrei tornare da voi“. Il caso però presenta un risvolto se possibile ancora più inquietante: L’indagine, coordinata dalla Procura di Torren Annunziata e resa operativa dalla Polposta, avrebbe portato gli inquirenti a formulare l’ipotesi hacker, secondo quanto riferisce il quotidiano Leggo. Qualcuno, con una squallida operazione di sciacallaggio, si sarebbe impossessato dell’indirizzo ip del computer di una giovane ragazza messicana, sulla quale sarebbe stato effettuato il test del Dna, risultato negativo. La ragazza (all’oscuro di tutto), avrebbe 16 anni, quindi troppo giovane per essere Angela.
A.S.