“Per tutti sono solo l”Ulisse tra i maiali‘, ma io faccio politica”. Così Carlo De Romanis, il trentaduenne consigliere regionale del Pdl passato agli onori della cronaca per aver animato la celeberrima festa greco-romana che ha fatto da sfondo alla caduta dell’impero “polveriniano”, si è raccontato oggi sul quotidiano Pubblico. In un “fuori onda” consegnato alla giornalista, De Romanis ha rimarcato la sua disistima per Francesco Fiorito, lanciandosi in un audace contrattacco.
Un festaiolo flagellato – “Io ormai sono come Cristo in croce, chiunque passa mi flagella”. A scomodare l’impegnativo paragone è stato Carlo De Romanis, il giovane consigliere della Regione Lazio, che ha consegnato al Paese – con gli scatti della festa organizzata in occasione della sua elezione alla Pisana – l’immagine plastica del “magna magna” ingordo della politica. E non solo. “Mi hanno descritto come quello dei festini e dei bunga bunga – ha continuato il pidiellino – ma se comincio a parlare io di quello che ho visto in Regione… Io vengo messo in croce per una festa quando lì c’era una vera e propria associazione a delinquere“.
Diverso da Fiorito – “Io non sono come Fiorito e non ho rubato – ha assicurato il consigliere laziale – Il problema è che Fiorito è molto bravo a comunicare, quasi quasi in tv convinceva anche quelli come me che sanno bene come stanno le cose. Checché ne dica Fiorito, quella festa l’ho pagata io, sto cercando di ritrovare tutte le ricevute e gli assegni”. E ancora: “Non sopporto che mi si associ a lui”, ha aggiunto stizzito il consigliere riferendosi al suo ex capogruppo in Regione. E incalzato sull’organizzazione di quella festa non proprio sobria, De Romanis non ha tradito pentimenti: “Volevo fare le cose in grande e non mi pento – ha detto – Il fatto è che adesso, con la gente che non arriva a fine mese, si fa presto a gridare allo scandalo. Ma due anni fa mica c’era la crisi come adesso”.
Ravvedimenti tardivi – Un’autodifesa ribadita anche più avanti: “La crisi non veniva percepita dalla gente e poi non c’era tutto questo odio contro la casta – ha spiegato il consigliere del Pdl – Adesso è diverso. Lo so anche io che non è più il caso di organizzare feste del genere e, infatti – ha concluso serafico De Romanis – non ne è ho più fatte”.
Maria Saporito