Wilco in concerto – Con il loro inconfondibile stile a metà strada tra country e rock-folk assemblato attraverso i testi eclettici del loro leader Jeff Tweddy, gli Wilco hanno segnato una traccia indelebile nel panorama musicale mondiale. L’Italia li aveva salutati a marzo con una accoglienza che solo alle grandi star si riserva e loro non hanno esitato a ripagare i memorabili sold-out di inizio anno inserendo ben tre date nel loro nuovo tour che li vedrà protagonisti il 10 ottobre al Teatro Geox di Padova, il giorno seguente al all’Obihall di Firenze e il 12 al Teatro di Concordia di Torino. Tre date per altrettanti live da non perdere in cui gli Wilco raccontano il loro modo di intendere la musica, tra storie che raccontano una provincia americana inquieta e oscura, dai successi di Yankee Hotel Foxtrot, A Ghost Is Born, Sky Blue Sky, il penultimo Wilco (The Album), sino all’ultimo acclamato lavoro The Whole Love, uscito per dBpm/ Spingo. E proprio quest’ultimo lavoro di inediti sarà il fulcro delle scalette di tutti e tre i concerti. Disco che è una vera e propria esperienza sonica, la dimostrazione della grande abilità musicale della band che qui si cimenta con chitarre, tastiere, sintetizzatori, Mellotron, percussioni e tanto altro ancora, il tutto accompagnato dai testi provocatori e perspicaci tipici di Jeff Tweedy.
La musica targata Wilco – Da una band come gli Wilco non c’è più niente da aspettarsi. Soprattutto tra le fila dei più fieri detrattori di Wilco (The Album). L’accoglienza riservata a The Whole Love, infatti, mette a tacere le profezie di pensionamento anticipato dai molti addetti ai lavori e il disco risulta addirittura essere il capitolo più solido della band americana dai tempi di A Ghost Is Born. Alle loro spalle hanno appena 15 anni di attività, ma è indiscusso il ruolo cui gli Wilco rivestono nel panorama musicale contemporaneo, vista l’importanza acquisita in un tempo tanto breve quanto intenso. Diretti discendenti del folk, rappresentano l’anima inquieta e nel contempo salace dell’America d’oggi, il lato oscuro continuamente celato dietro gli ipocriti sorrisi dei politici. La chitarra pellegrina di Woody Guthrie riecheggia nella loro musica, tanto che, con un po’ di azzardo, possono essere definiti i fautori dell’ultima grande rivoluzione del genere. Ciò, infatti, che Bob Dylan era stato negli anni Sessanta e Will Oldham (aka Bonnie Prince Billy) nei Novanta, gli Wilco lo sono per la prima decade del ventunesimo secolo. La band di Chicago non ha più segreti e The Whole Love ne è la conferma. Per chi ancora non ha avuto il piacere di lasciarsi catturare dalle loro narcotico sound è tempo di respirare i sani “fumi” del rock targati Wilco cadensati da melodie senza tempo intrecciate alla classe cantautorale del suo leader Jeff Tweddy.
Dario Morciano