La parola “rinnovamento” è quella che il segretario della Lega, Roberto Maroni, ha pronunciato ieri con maggior enfasi in occasione dell’apertura degli Stati generali del Nord a Torino. Il leghista ha convocato al Lingotto tanti imprenditori per elaborare un manifesto col quale spera di inaugurare la second life del Carroccio. “Non rinnego il passato – ha spiegato Maroni – ma adesso bisogna cambiare“. E sulla possibilità che il Professore resti al timone del governo: “Sarebbe una sciagura“, ha affondato l’ex ministro dell’Interno.
La chiamata agli imprenditori – “La Lega ha instaurato un nuovo dialogo con il mondo produttivo, non più solo quello tradizionale dei piccoli imprenditori e degli artigiani, ma anche quello degli imprenditori che hanno una visione internazionale. E questo non era scontato. E’ la dimostrazione che la questione settentrionale è importante e che si vede nella Lega un interlocutore”. Sono parole gonfie di soddisfazione quelle che il segretario della Lega, Roberto Maroni, ha pronunciato ieri al Lingotto di Torino. A raccogliere il suo invito è stato il “gotha” dell’imprenditoria del Nord, apparentemente interessato a mettere giù quei “Dieci progetti per far ripartire il Nord” che oggi verranno illustrati (tra gli altri) al ministro Corrado Passera.
E’ tempo di cambiare – “La nuova identità del partito unirà la pancia e il cuore del passato con il cervello di oggi”, ha spiegato l’ex titolare del Viminale. “Ho vissuto tutte le fasi della Lega e non rinnego nulla di quanto fatto – ha assicurato – E’ una storia di cui vado fiero, che ha alti e bassi, ma che ha una coerenza. Ma si tratta di capire che a un certo punto bisogna cambiare perché cambia il mondo – ha spiegato Maroni – Vent’anni fa eravamo il nuovo, ora c’è qualcuno che è più nuovo di noi per il semplice fatto che sono passati vent’anni”.
Monti si faccia eleggere – Quanto alla possibilità che il presidente del Consiglio, Mario Monti, prolunghi il suo impegno in politica: “L’ipotesi di un governo Monti-bis senza che si passi dalle elezioni è un’ ipotesi sciagurata – ha tagliato corto il leghista – Monti vuole fare il bis? Si presenta alle elezioni, si fa eleggere, vince e si crea una maggioranza. Va benissimo, purché questo sia un processo democratico. Se si utilizza il vento dell’antipolitica per imporre una scelta che viene dall’alto – ha insistito Maroni – non c’è più democrazia e temo che torneremo a tempi duri”.
Maria Saporito