Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha lanciato l’allarme sul presunto “immobilismo” del suo partito parecchio tempo fa. All’indomani degli scandali che hanno travolto la Regione Lazio e gettato nuove ombre sul Pdl, il primo cittadino capitolino è tornato alla carica, invitando i dirigenti nazionali a fare scelte importanti. “Occorre un gesto di rinnovamento totale – ha detto l’ex An – Apriamo alle primarie“.
Verso il rinnovamento – “Mi preoccupa il totale immobilismo del partito, è per questo che ho chiesto l’azzeramento. Da quando è finito il governo Berlusconi, il Pdl non riesce a produrre azione politica. Siamo da mesi in attesa di non si sa che cosa”. A consegnare il suo sfogo al quotidiano Il Messaggero è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Occorre capire se il Pdl è in grado ancora di produrre un gesto di rinnovamento totale – ha insistito l’ex aennino – se ha ancora la forza di aprirsi puntando ad aggregare non solo chi già sta nel Pdl, ma tutti coloro che sono interessati ad essere alternativi alla sinistra”.
Primarie da lanciare – “Bisogna mettere in cantiere un nuovo centrodestra in grado di proporre, non solo a Monti ma a tutti i cittadini, un progetto chiaro”, ha ribadito il sindaco di Roma, che non ha escluso a priori la possibilità di un Monti-bis: “Monti ha svolto un lavoro importante, rappresenta quindi per tutto il centrodestra un’ipotesi che non va scartata – ha ammesso Alemanno – Ha dimostrato, in un momento difficile, indubbie capacità di leadership”. Ma per il sindaco capitolino esistono questioni più urgenti, come quella legata alla necessità improcrastinabile di “cambiare passo” puntando su strumenti nuovi: “Apriamoci alle primarie – ha scandito l’ex ministro dell’Agricoltura – in modo da rimettere in discussione tutto da zero, candidati e programmi”.
Possibili rotture – Un’opzione che, se dovesse essere bocciata dalla dirigenza nazionale del partito, potrebbe spingere Alemanno a fare scelte definitive: “Allora sarà ovvio che dal Pdl nasceranno più soggetti politici che però dovranno sempre lavorare insieme per aggregare il centrodestra – ha spiegato il primo cittadino – A me non interessa tanto rimettere insieme la destra quanto favorire processi dinamici che permettano di ampliare tutto il centrodestra e di offrire un progetto all’Italia”.
Maria Saporito