Squinzi: Metterei la firma per ripresa nel 2015

Squinzi: Metterei la firma per ripresa nel 2015 – Così il numero uno degli industriali, Giorgio Squinzi, in arrivo a Bruxelles per partecipare a TechItaly, la convention sul made in Italy organizzata dall’ambasciata italiana in Belgio. Parlando del nostro Paese, il leader di Confindustria sostiene che ”dobbiamo lavorare duro e di più”. ”Qualche ora di lavoro in più per adesso sarebbe un modo” per contrastare la crisi, ha detto Squinzi. E ai cronisti che gli hanno chiesto quante ore in più si dovrebbe lavorare, il numero uno di Viale dell’Astronomia ha risposto: Se vogliamo recuperare il 10%, fate i calcoli”.

Ancora pessimismo – “Il 2013 non sarà l’anno della ripresa”: con queste parole, Giorgio Squinzi aveva replica dieci giorni fa al giudizio di un ottimista premier Mario Monti che, al contrario, aveva parlato di ripresa per l’Italia già a partire dal prossimo anno.“L’aggiornamento del Def ha tagliato le stime per l’anno in corso, anticipando una contrazione del Pil del 2,4%. Il 2013 però – aveva dichiarato Monti – sarà l’anno della ripresa, o meglio, l’anno in cui l’economia riuscirà a mettere da parte degli effetti delle politiche depressive, contenendo il calo del Pil allo 0,2%. Per ritrovare il segno positivo si dovrà attendere il biennio successivo, ma a quel punto la ripresa sarà più solida (+1,1% nel 2014 e +1,3% nel 2015), grazie anche alle misure di rilancio calendarizzate dall’esecutivo”. “Il 2013 è un anno riflessivo, speriamo che la situazione non vada a peggiorare aveva, al contrario, avvertito Squinzi durante l’assemblea di Latina a Fossanova.