L’altolà di Letta a Vendola: Continiuamo con l’agenda Monti

Non ha tardato a palesarsi il fronte democratico, convintamente pro-montiano, che guarda con sospetto alla possibile alleanza con il partito di Nichi Vendola. In un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, è tornato a sponsorizzare l’azione del Professore, inviando messaggi inequivocabili al governatore pugliese. E a Pier Luigi Bersani.

L’avvertimento di Letta – “Con queste premesse il nostro comune viaggio rischia di non cominciare nemmeno. Vendola sappia che il Pd non farà nessun passo indietro rispetto alle riforme di Monti, perché sarebbe un errore drammatico”. E’ quanto ha dichiarato oggi, dalle colonne de Il Corriere della Sera, il vicesegretario del Pd, Enrico Letta. La notizia della discesa in campo di Vendola, intenzionato a vincere le primarie di centrosinistra puntando tutto sull’opposizione al governo tecnico, ha messo in allarme i tanti supporter del Professore che militano nel partito di Bersani, incitando Letta a rivendicare le loro pretese.

Monti e Bersani insieme – “Faremo in modo che nella prossima legislatura – ha aggiunto il democratico – ci sia una conferma rigorosa dell’agenda Monti più due ‘esse’, speranza e sociale, perché solo così può ripartire la crescita”. “Il Paese ha bisogno di Monti e Bersani insieme e non alternativi tra di loro”, ha spiegato Letta, che ha rimarcato: “Il Professore ha detto con chiarezza che sarà un protagonista della prossima legislatura e noi lavoreremo in quella direzione”. In che modo? Stando a quanto riferito dal vice di Bersani, non attraverso la costruzione di una “grande coalizione”“L’idea che la prossima legislatura veda l’establishment politico a sostegno di Monti contro il resto del mondo è sbagliata – ha osservato Letta – Sarebbe il miglior regalo a Grillo“. 

Porte chiuse al Cavaliere – “Se facessimo la grande ammucchiata – ha insistito il vicesegretario del Pd – Grillo avrebbe un’autostrada spianata, sarebbe una scelta esiziale per l’Italia”. Piuttosto il democratico sembra aprire alla possibilità di “contrattare” eventuali soluzioni condivise all’indomani delle elezioni, pur non ammettendo concessioni al Pdl“Nella prossima legislatura – ha tagliato corto Enrico Letta – non possiamo governare con un patto politico con Berlusconi, che ha distrutto il lavoro di Alfano per rendere il Pdl un normale partito conservatore europeo e l’ha fatto tornare alla logica di Arcore, per noi inaccettabile”.

Maria Saporito