Occupato il Campanile di San Marco – Pochi minuti fa, verso le 17.30 di oggi, giovedì 4 ottobre, quattro operai della Vinyls dello stabilimento di Porto Marghera sono saliti sulla cella campanaria di San Marco, a Venezia, per protestare contro lo stallo nel quale versa l’azienda chimica. I quattro, che non sono nuovi a questo tipo di protesta, hanno dichiarato la loro ferma intenzione di passare la notte proprio sul campanile di San Marco, fino a quando non troveranno qualcuno che li stia ad ascoltare e che risolva la situazione nello stabilimento dove lavorano.
Una protesta pacifica – I quattro operai della Vinyls sono entrati nel Campanile di San Marco a Venezia come se fossero normali turisti, oltrepassando così tranquillamente i controlli all’ingresso. Una volta arrivati in cima, hanno tirato fuori uno striscione che hanno esposto proprio sul campanile e si sono accampati lì, proprio mentre altri turisti stavano visitando la struttura. “Siamo arrivati qui – ha spiegato Lucio, uno dei quattro manifestanti – con l’intenzione di rimanervi pacificamente”.
Problemi anche negli altri stabilimenti della Vinyls – Il problema principale di questi stabilimenti è dettato dalla crisi economica che li ha colpiti gravemente. “Siamo stanchi di essere presi in giro. Da cinque mesi non abbiamo lo stipendio” – queste sono state le parole di Nicoletta Zago, l’unica donna tra i quattro operai che hanno indetto la protesta sul Campanile di San Marco. Lo stabilimento di Porto Marghera, però, non è l’unico ad avere problemi di questo tipo. Anche gli operai dello stabilimento in Sardegna sono mesi che non vengono pagati e molti di loro sono stati messi in cassa integrazione. In Sardegna la situazione è ancora più disperata, infatti, è da oltre un mese che alcuni operai della Vinyls sarda stanno occupando la torre dello stabilimento a 100 metri di altezza.