Al via dl Sviluppo tra digitalizzazione e innovazione

Il Cdm convocato ieri ha dato il via libera al dl Sviluppo. Il provvedimento – che prevede lo stanziamento di poche risorse – mira a riavviare la crescita puntando su innovazione e digitalizzazione. Tra le misure contemplate nel testo: sgravi fiscali per le imprese che investono sulla ricerca, maggiore diffusione della banda larga e l’obbligo di accettare pagamenti elettronici a tutela della tracciabilità.

Burocrazia più snella – “L’agenda digitale è un insieme di iniziative che disegnano l’Italia che vorremmo. Questo significa molta meno burocrazia, interventi strutturali di spending review e una Pubblica amministrazione migliore, aperta e trasparente”. E’ quanto ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare il dl Sviluppo varato in Cdm. Il testo prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro per il 2013, che verranno impiegati per potenziare la diffusione della banda larga nel Centro-Nord (per il Sud erano già stati stanziati 600 milioni).

Meno costi, più controllo – La “digitalizzazione” mira a rendere più moderna e snella la Pubblica amministrazione, incoraggiando rapporti più diretti tra i vari enti e tra le istituzioni pubbliche e la cittadinanza. Non solo: l’agenda digitale dovrebbe fare ingresso anche nel mondo dell’istruzione (previsto l’avvio di una “scheda” telematica per ogni studente e la graduale introduzione dei libri digitali nelle scuole) e in quello della sanità (la vecchia cartella clinica potrebbe presto essere sostituita da quella elettronica). Il tutto per abbassare, in modo considerevole, i costi legati all’elefantiaca produzione di documenti cartacei e per garantire un maggiore controllo sugli stessi documenti prodotti.

Pagamenti elettronici – Ad annunciare l’arrivo del “documento digitale unificato” è stato, invece, il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi: “Unirà gratuitamente il documento d’identità e la tessere sanitaria”, ha spiegato, mentre a garanzia della tracciabilità, verrà introdotto l’obbligo per la Pubblica amministrazione e per gli esercizi commerciali di accettare i pagamenti tramite bancomat o carte di credito a partire dal prossimo anno.

Puntare sulla ricerca – Il ddl approvato ieri in Cdm prevede anche una serie di misure tese a incoraggiare l’innovazione. Con uno stanziamento di circa 200 milioni di euro il governo intende, infatti, promuovere lo start-up di imprese che dimostreranno di voler investire almeno il 30% dei loro capitali in ricerca. Previste per loro agevolazioni fiscali (detrazione del 19% dell’Irpef) e occupazionali (detassazione per le aziende che – dopo un massimo di 4 anni – assumeranno a tempo indeterminato), con l’introduzione di apposite disposizioni contrattuali.

Maria Saporito