Chelsea, Terry squalificato ma non per razzismo: “Fu discriminazione”

Chelsea, squalifica Terry – La Fa, la Federcalcio inglese, ha pubblicato le motivazioni della squalifica di John Terry. E lo fa sfiorando il labile confine tra razzismo e discriminazione: secondo i giudici, infatti, il difensore del Chelsea non è razzista ma le parole che rivolse ad Anton Ferdinand lo erano. Nelle motivazioni, infatti, si legge come “non si può non ritenere che Terry non sia razzista. Un numero significativo di giocatore e persone addentro al mondo del calcio ci hanno aiutato a tracciare un profilo del giocatore e hanno affermato come svolga un ruolo fondamentale per l’integrazione e la non discriminazione di tutti i compagni e degli avversari”. 

Ma allora perché la squalifica? – Il perché della squalifica e della decisione della Fa, comunque, viene ricondotto alla difesa proposta da Terry, definita “improbabile, macchinosa e non plausibile”. Non sarebbe, infatti, credibile che Terry abbia semplicemente rivolto ad Anton Ferdinand una frase che la stessa vittima avrebbe precedentemente urlato al capitano del Chelsea: “Fottuto negro stupido”. In effetti, non è credibile che un ragazzo di colore abbia apostrofato così un calciatore bianco. E, di certo, nonostante la stima di cui Terry gode nel mondo del calcio, questa è una brutta pagina che non fa onore al difensore inglese. L’importante è aver capito l’errore.

Edoardo Cozza