Ciclismo, Macchi assolto: “Ho perso Londra senza colpe”

Ciclismo, assolto Macchi – Il ciclista diversamente abile Fabrizio Macchi, stella dello sport paralimpico italiano, è stato assolto dall’accusa di doping dal Tribunale Nazionale Antidoping del Coni. Macchi era stato deferito dalla Procura Antidoping del Comitato Olimpico Italiano per essersi avvalso della consulenza della prestazione di un soggetto inibito dal 2007 al 2010: si tratta del dottor Michele Ferrari, già inibito nel 2002 dalla Federciclismo. La richiesta di squalifica di 8 mesi, però, è stata respinta dal Collegio Giudicante per due ordini di motivi: primo, la frequentazione sarebbe avvenuta dal febbraio a maggio 2007 relativamente ad una tesi di laurea sui disabili nello sport, progetto portato avanti dalla figlia di Ferrari; secondo, nel periodo della frequentazione Macchi non era ancora affiliato alla Federciclismo.

Delusione e rabbia – Ma non c’è gioia nella notizia, seppur positiva, per Fabrizio Macchi che attacca: “Ho perso un’edizione dei Giochi Paralimpici e non ho nemmeno potuto combattere per due medaglie che potevo vincere. Io mi assumo le mie responsabilità ma dovrebbero farle diversi soggetti. La cosa drammatica è stato dover spiegare a mio figlio che, nonostante non avessi mai imbrogliato, non potevo partecipare a Londra e non avrei potuto fargli vivere con me questa bella esperienza. Infine, sono molto deluso da chi ha parlato di doping: la prima è stata Ability Channel, la tv del comitato paralimpico. Un colpo basso”.