L’omicida di Padova, Paolo Rao, che ha colpito la moglie con 40 coltellate domenica mattina e che ha poi tentato di suicidarsi, aveva già colpito con un coltello la figlia di due anni. L’episodio risale a un anno fa, quando la famiglia si trovava in vacanza a Bibbona, in provincia di Livorno, poco dopo che Rao aveva perso il lavoro. I tre erano andati a cena in una pizzeria insieme al padre di Paolo, Fortunato Rao, e alla madre della compagna, Erica Ferrazza 28 anni uccisa domenica scorsa.
Durante la serata, il forte vento aveva reso necessario un cambio di posto tra il nonno e la nipotina, perciò Paolo aveva preso in braccio la piccola, tenendo in mano il coltello con il quale stava tagliando la pizza. Il coltello aveva sfiorato però la gola della bimba che aveva iniziato a perdere sangue: dopo il trasporto al pronto soccorso della figlia, tutti i presenti erano stati interrogati dai carabinieri.
Il padre di Paolo, Fortunato, aveva descritto il figlio come persona fragile, resa ancora più instabile dalla perdita del proprio lavoro di ingegnere, mentre la compagna, vista la gravità di quanto accaduto, sebbene forse solo accidentalmente, aveva deciso di denunciarlo a piede libero. Il rapporto tra i due trentenni era già molto deteriorato, ma quell’episodio, verificatosi durante una vacanza che doveva servire a rinsaldare la relazione, aveva invece fatto peggiorare la situazione sfociata domenica con l’uccisione della donna.
Marta Lock