Curiosity, oggetto luminoso – Un intoppo, un piccolo passo falso in una missione fin lì perfetta. Sono trascorsi soltanto pochi giorni da quando la presenza di un luccichio tra la sabbia di Marte ha costretto gli scienziati della Nasa a interrompere temporaneamente i movimenti del rover Curiosity, intento a raccogliere campioni di terreno. “Meglio fare accertamenti su quell’inaspettato brillare“, avranno pensato i vertici della Nasa prima di procedere con nuovi esperimenti. Ed oggi ecco rivelata l’identità di quell’ “oggetto non identificato” fotografato dalla fotocamera Mastcam del robottino: potrebbe trattarsi di un involucro di plastica.
Perso durante l’atterraggio – Potrebbe essere un involucro di plastica largo 4,5 centimetri e lungo 7, un pezzo del robot perduto probabilmente durante le operazioni di atterraggio sul pianeta rosso nei pressi del cratere Gale. Nel frattempo, per quanto rigarda il discorso più squisitamente scientifico, Curiosity ha iniziato le analisi dei campioni di sabbia raccolti: attraverso un apposito meccanismo che attraverso forti vibrazioni ripulisce il materiale in possesso del robot, la regolite (un misto di roccia e sabbia) viene esaminata. Il rover si trova attualmente in una località chiamata Rocknest, e qui rimarrà per almeno altre due settimane, tempo necessario per completare tutte le operazioni sulla regolite marziana.
Rosario Amico