Nuoto – Ian Thorpe, grande campione australiano del nuoto (cinque ori olimpici) non ha vissuto fin qui una vita facile. Ha sofferto di depressione per lunghi periodi, si è rifugiato nell’alcool e ha pensato persino al suicidio. Le rivelazioni shock dell’ex fenomeno del nuoto mondiale arrivano dalla sua autobiografia “Questo sono io” che arriverà presto nelle librerie. Tra i temi trattati, anche la sessualità. Tra le voci messe in giro negli ultimi anni, c’era anche quella che fosse gay. Voci smentite da “Thorpedo”, che proprio oggi compie 30 anni: “Per quello che conta, non sono gay, sono attratto dalle donne, amo i bambini e spero un giorno di avere una famiglia mia”.
La depressione e il ritiro – La parte più “interessante” per certi aspetti del suo libro riguarda la depressione che lo ha spinto a consumare alcol in quantità eccessive ed è stato determinante per il suo prematuro ritiro dalle gare, avenuto nel 2006, ad appena 24 anni. Ma Thorpe ha pensato di spingersi anche oltre, fino a tentare di togliersi la vita: “Ho pensato a luoghi o a modi per uccidermi ma poi ci ho sempre rinunciato rendendomi conto di quanto sarebbe stato ridicolo. Ma potevo suicidarmi?”. L’alcol era il suo porto sicuro in quel periodo: “L’unico modo per dormire era bere. Non tutte le notti, ma in diverse occasioni, soprattutto tra il 2002 e il 2004 quando mi allenavo per difendere i titoli olimpici ad Atene”. Infine la decisione di ritirarsi: “A 24 anni mi sentivo una foca ammaestrata. Rendevo felice la gente, ma io mi sentivo un miserabile”.
Miro Santoro