Liga – In Italia c’è chi lo ha amato, chi lo ha idolatrato e chi l’ha odiato o disprezzato. Di certo, tutti quanti lo abbiamo conosciuto molto bene. Josè Mourinho, oltre a essere un grande allenatore, è un personaggio spesso e volentieri sopra le righe. Se ne sono accorti anche in Spagna, da quando è arrivato a guidare il club più prestigioso: il Real Madrid. Nemmeno in un’intervista concessa alla tv ufficiale del club lo Special One rilascia dichiarazioni banali o scontate come tanti altri suoi colleghi. Anzi, le sue parole sono infuocate come raramente è capitato. Il tecnico ha colto l’occasione per una tirata d’orecchie ai suoi che nelle ultime settimane forse non si sono impegnati abbastanza. Mou ha ricordato infatti che “i giocatori del Real Madrid devono morire in campo”, cioè devono dare sempre il massimo.
Il rapporto con i tifosi – Non è mai stato idilliaco il rapporto tra Mourinho e i tifosi del Real Madrid. In Spagna amano il bel gioco, mentre il portoghese è un tecnico più pragmatico, che bada al sodo. E i risultati gli danno ragione. “Contro il Manchester City, il pubblico mi è piaciuto – ha ricordato il tecnico – perché ci ha incitati fino alla fine anche se stavamo perdendo”. Poi l’immancabile stoccata: “Ci sono falsi madridisti che diffondono valori sbagliati. I tifosi del Real, in generale, mi amano. Alcuni no, è ovvio. Ma il tifoso della strada si fida molto di me. C’è chi teme che potrei stancarmi per le offese personali e abbandonare Madrid? Stancarmi no. Sono dispiaciuto. Ho figli e una moglie che soffrono per queste cose. Da parte mia non ci sono rimedi. Ma se la gente dovesse smettere, ne sarei felice”.
Miro Santoro