Canada, Anonymous rintraccia stalker – Amanda T. è stata trovata morta nella sua casa di Port Coquitlam, nella Columbia Britannica, dopo aver registrato un video in bianco e nero in cui esponeva dei cartelli raccontando la sua storia di “lotta, bullismo, suicidio, autolesionismo”. Lunedì pomeriggio alcuni cyber-attivisti hanno annunciato di aver individuato un uomo che sarebbe lo stalker che avrebbe portato al suicidio la povera Amanda T. Si tratterebbe di un uomo di 32 anni, frequentatore abituale di siti pedopornografici: gli hacker hanno anche fornito nome e cognome dell’uomo, tanto che adesso si teme per la sua sicurezza.
Cyber-crimini – L’uomo ha utilizzato diversi nickname in molti siti per ragazze ed un forum sulla sessualità giovanile: adesso è minacciato da diversi utenti che difendono Amanda. Il comunicato di Anonymous recita: “Al peggio questa è la persona che ha fatto del male ad Amanda T., e come minimo è un altro pedofilo che ama sfruttare i bambini“, parole dure che descrivono il contatto come un “abominio”. Del resto, l’uomo aveva adescato Amanda T. all’età di 12 anni e l’aveva convinta, spacciandosi per un coetaneo, a mostrarsi a seno nudo. Tali foto erano state diffuse agli amici della ragazza che ha accusato il colpo pesantemente fino al suicidio di qualche giorno fa.
Rosario Amico