Bersani sulla legge di stabilità: Così non va

La legge di stabilità messa a punto dal governo Monti non va a genio a Bersani che frena sulla manovra e chiarisce le sue molte perplessità, Irpef, Iva, sviluppo economico sono al centro delle critiche: “Al governo ho detto che visto che non ci siamo parlati prima, ci parleremo dopo”, chiedendo “una riflessione vera perché non possiamo scherzare. Do la disponibilità a considerare come aiutare la domanda interna e non deprimerla”.

Soprattutto su Irpef e Iva Bersani è molto chiaro e lascia poco spazio alle interpretazioni: “Tutto questo giro Irpef e Iva non va, qualcosina viene in tasca anche a me: non la voglio. Ai ceti popolari con una mano si dà e con l’altra mano si toglie il doppio”. Da questo punto il leader del Pd chiede un confronto con il governo e ai suoi di rimboccarsi le maniche affinché ne esca un progetto sostenibile per i ceti popolari.

Bersani ha poi fatto il punto sulle priorità del Paese. A livello economico dice Bersani: “Se non riparte l’economia non si risolve nulla con lo spread. Dobbiamo darci dei vincoli prima della legge di stabilità, occorre regolare il sistema finanziario e bancario, fare investimenti e attivare gli eurobond. Dobbiamo cominciare a fare operazioni su larga scala”. Poi arriva anche al dopo Monti e alle prossime elezioni politiche ribadendo la forte necessità di arrivare alla riforma elettorale: “Se non c’è qualcuno che dirige il traffico, se la sera delle elezioni non c’è un vincitore, si rivà a votare dopo otto mesi. Da una situazione frantumata, balcanizzata, viene fuori Grillo e non il Monti bis”.

I. F.