Non c’è pace per il partito di Silvio Berlusconi, travolto ieri dalle parole della pasionaria Daniela Santanché. L’azzeramento dei vertici proposto dalla pidiellina è riuscito a ricompattare per un giorno il partito, fermo nello sbarrare la strada a quello che è stato percepito come il tentativo di “rottamare” a destra. E se il segretario Angelino Alfano ha preferito affidare a twitter un breve commento alle dichiarazioni della Santanché definendola sfascista, il portavoce dell’ex premier Berlusconi, Paolo Bonaiuti, ha diffuso in serata una nota in cui ha preso le distanze dalle posizioni dell’ex aennina.
“Quella della Santanchè è una linea sfascista molto chiara. Noi ne abbiamo un’altra. Sono inconciliabili”. Sono queste le parole selezionate ieri dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, per commentare su twitter la clamorosa uscita di Daniela Santanchè. Una comunicazione telegrafica, con cui l’ex Guardasigilli ha tentato di rassicurare i tanti pidiellini che, come Gaetano Quagliariello, hanno ieri accarezzato l’ipotesi di lasciare il partito: “Non sarai solo – ha assicurato nel suo “cinguettio Alfano rivolgendosi all’allarmato Quagliariello – saremo tantissimi”.
Una presa di posizione inequivocabile, che ha spinto la vulcanica ex aennina a replicare con rinnovata verve: “Non mi si venga a dare della sfascista – ha controbattuto la Santanchè ad Alfano – In un partito che è passato dal 22 al 15%, è giusto farsi qualche domanda. Io non voglio ‘rottamare’ nessuno, ma di fronte a un problema credo sia giusto parlarne anziché nascondere la testa sotto la sabbia. Non ho la presunzione di dire che ho ragione e gli altri sono nel torto – ha concluso la pidiellina – ma vorrei ci si confrontasse invece di fare gli struzzi”.
Parole che hanno sparso nuovo sale sulle ferite del Pdl, come dimostrato dalle stizzite reazioni di molti “big”: “L”ipotesi avanzata dalla Santanché – ha osservato il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto – è quella di distruggere totalmente il Pdl per dar vita non si sa bene a che cosa, in attesa di un’improbabile palingenesi fatta non si sa bene da chi”. Ancora più diretto Osvaldo Napoli: “Se amici e amiche del Pdl imparassero a contare fino a 10 e a mettere in moto il cervello prima della lingua – ha affondato – probabilmente il partito non sarebbe nelle difficoltà in cui oggi si trova”.
E a complicare la faccenda è intervenuto il sospetto che le “bordate” sferzate ieri dall’ex sottosegretario siano state “suggerite” dall’ex presidente del Consiglio in persona. Voci che, nel corso della giornata, si sono fatte sempre più insistenti, tanto da spingere il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, a diffondere una breve nota chiarificatrice in serata. “Le opinioni espresse dalla signora Santanchè in un articolo apparso oggi sul Foglio – si legge nel comunicato – sono frutto di suoi ragionamenti politici personali e non esprimono affatto il pensiero del presidente Berlusconi“. Versione confermata dalla stessa Santanchè, che a chi le ha chiesto se avesse sentito il Cavaliere o concordato con lui la linea da seguire: “No che non l’ho sentito – ha replicato risentita – non sono mica Ambra teleguidata da un auricolare”.