Grillo: molto consenso con poche parole

Gli ultimi sondaggi (Swg) danno Beppe Grillo e il suo Movimento Cinque Stelle al 21%. L’ascesa del comico genovese sembra essere inarrestabile. Che il tipo di comunicazione spesso sopra le righe utilizzato da Grillo sia da sempre quanto mai efficace e foriera di consenso è  cosa nota; ma Grillo  non trasmette solo messaggi tacciati da molti dei suoi avversari come “anti-politici”. Se si vuole capire davvero come il protagonista del recente attraversamento dello stretto di Messina a nuoto interagisce con i suoi elettori (sia quelli assodati che quelli potenziali), non si può prescindere da internet, ma ancor più nello specifico va tenuta in considerazione la modalità di comunicazione che passa attraverso i canali social come Twitter o Facebook.

I post pubblicati da Grillo sui social network hanno almeno tre  caratteristiche di fondo: sono semplici, immediati e rivolti direttamente ai cittadini. Il tour elettorale siciliano è un fulgido esempio in tal senso: “Seguite la diretta da Marsala” (o da Trapani, o da Messina, o da altri paesi, meno conosciuti). Oppure, “Il Tour in Sicilia è indescrivibile. Una partecipazione fantastica. Sguardi nuovi. Quella nella foto è la piazza di Agrigento”. E ancora, messsaggi “personalizzati” in base ai paesi visitati. Diversi messaggi, tutti collegati tra loro: “Siamo sulla barca! Due chiacchiere con i pescatori che raccontano le loro storie. Qui a Sciacca il mercato ittico c’è, ma è chiuso. I pescatori sono costretti a vendere dalle barche quei pochi pesci che lasciano le flotte giapponesi. Storie incredibili. Persone che non ce la fanno più. Bisogna cambiare! Tra poco salpiamo per un giro qua attorno! e parallelamente “Siamo in barca con i pescatori di Sciacca che raccontano le loro difficoltà ai ragazzi del M5S Sicilia” seguito da “Streaming dalla barca a Sciacca”.

Di esempi così se ne potrebbero fare molti. E’ attività politica locale mirata, perpetrata sul territorio e che diventa di natura nazionale perchè diffusa universalmente attraverso la rete. Quest’ultima è un’arma così potente se ben sfruttata, che non richiede la costruzione di lunghi e complessi discorsi. Una scelta, quella di rendere protagonisti i cittadini, che, per ora, sta pagando molto bene. Questo per dire che se anche ci fosse antipolitica nel Movimento Cinque Stelle, certamente non si può dire che ci sia solo quella. C’è invece, senza ombra di dubbio, un’assidua ricerca del modo migliore per rimanere in stretto contatto con le persone, per richiamare la loro attenzione, per renderle partecipi di tutto ciò che accade e di ciò che dovrebbe invece accadere.

Il principio che  sta sotto è quello professato da Grillo in merito alle modalità di governo che il Movimento Cinque Stelle da tempo dice di voler  introdurre. Le decisioni spettano ai cittadini (referendum senza quorum, modifiche ad hoc della Costituzione), quindi i suddetti devono necessariamente avere maggior voce in capitolo sulle decisioni da prendere. Il fatto di coinvolgerli in modo così diretto  (“Voi Votate ma poi non state a guardare. Vi dovete occupare di politica altrimenti la politica si occupa di voi”) non può far altro che aumentare ancora di più una fiducia che ora sono davvero in tanti a sperare essere ben riposta.