Dove va il Pdl? E chi si assumerà l’onere di traghettarlo alle prossime elezioni politiche? Sono queste le domande che da tempo molestano i pensieri dei dirigenti del partito, sospesi tra l’ineluttabile volontà di cambiare e la paura di sbagliare mossa. Il partito del Cavaliere naviga in acque agitatissime e annaspa tra tensioni che rischiano di far saltare i precari equilibri. Il silenzio mediatico di Silvio Berlusconi complica la posizione del segretario, chiamato da più parti (tra gli altri, anche dal giornalista Giuliano Ferrara) a indicare la via da seguire per scongiurare la debacle definitiva. Un appello impegnativo, al quale Angelino Alfano sta tentando di rispondere come può, ostentando sicurezza e serenità.
Alfano e la partita siciliana – “Noi abbiamo la chiara volontà di cambiare il Pdl e di innestare una marcia di ricostruzione del centrodestra italiano. Non staremo fermi e io non starò fermo”. E’ quanto ha detto ieri il segretario del Pdl, Angelino Alfano, in risposta ai reiterati appelli a lui rivolti per scongiurare la fine ingloriosa del partito. Tra proclami “sfascisti” e ultimatum mediatici, l’ex Guardasigilli tenta di tenere la rotta, in attesa che la burrasca passi e torni il sereno. Una speranza attaccata a molti fili, primo tra tutti quello che conduce alla sua Sicilia, dove ieri Alfano è giunto per sostenere la candidatura di Nello Musumeci. Il segretario sa che la vittoria elettorale nell’isola potrebbe restituire un po’ di serenità al partito e concedere quel tempo necessario a organizzare la ripartenza. Per questo ha deciso di “metterci la faccia”, puntando tutto su una “partita” che potrebbe far volgere il “campionato” a suo vantaggio.
Reputazione da riconquistare – “Il primo risultato di Nello Musumeci sarà il recupero di una buona reputazione della Sicilia – ha spiegato l’ex ministro della Giustizia – I siciliani sono stanchi di vedere i telegiornali parlare male della Sicilia a causa della cattiva reputazione di chi li ha governati. Noi vogliamo una Sicilia che recuperi onore, dignità e reputazione a cominciare dal suo primo cittadino, ovvero dal suo governatore”. E a chi gli ha chiesto se considera conveniente un endorsement di Silvio Berlusconi a favore del candidato governatore di centrodestra: “Abbiamo chiesto al presidente Berlusconi di venire in Sicilia, ovviamente per la campagna elettorale e non per fare un commento post voto – ha risposto Alfano – Ho la certezza della sua disponibilità e stiamo organizzando la data”.