Con Io e Te Bernardo Bertolucci torna a vivere. Uscirà Giovedì prossimo nelle nostre sale Io e Te il film, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti che segna il ritorno al cinema di Bernardo Bertolucci dopo undici anni di esilio dovuto anche alla grave malattia che lo costringe su una sedia a rotelle. Bertolucci è apparso in gran forma alla conferenza stampa di presentazione della pellicola, dopo l’anteprima mondiale al festival di Cannes dello scorso Maggio dove ha ricevuto presso che unanimi consensi da parte della critica internazionale. Per Bertolucci fare film è vivere, si potrebbe dire parafrasando una celebre frase di Michelangelo Antonioni. A confermarlo sono le parole dello stesso regista “Il set per me è una terapia. Per molto tempo mi sono autorecluso in casa e la lavorazione di Io e te mi ha riportato fuori, mi ha permesso di ricominciare a vivere. Temo che nel futuro vi toccherà vedere qualche altra mia cosa”
Liberazione. La storia ruota intorno all’incontro tra Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori), un adolescente in fuga dal mondo che si è auto recluso in cantina dopo aver finto di partire per la settimana bianca insieme ad alcuni compagni di classe, e la sua sorellastra Olivia (l’esordiente Tea Falco di cui siamo sicuri si sentirà ancora parlare), ragazza bellissima e dal presente tormentato da storie di droga e disagio. L’incontro tra i due è l’occasione per una crescita reciproca, di una liberazione, come l’ha definita lo stesso Bertolucci parlando del finale, modificato rispetto al libro in cui Olivia muore. “Lui accetta che sta incontrando qualcuno, l’altra da sé, ed è come un’iniziazione. Spero che il pubblico avverta qualcosa di liberatorio alla fine del film, che io ho voluto cambiare rispetto a quella del libro perché mi sembrava troppo moralistico”.