Secondo il rapporto del Progetto Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità, in un solo anno, dal 2008 al 2009, sono aumentati dell’1% i malati di tumore nella città di Taranto. Il dato del più 11% cento si riferisce all’eccesso di mortalità registrato a Taranto rispetto alle altre zone della regione Puglia. I dati ufficiali sono stati comunicati dal ministro della Salute Balduzzi a tutte le associazioni ambientaliste.
Dal rapporto fornito dal ministro emerge che per le donne residenti a Taranto la probabilità di ammalarsi di tumore sale dal 24% al 100%, in particolare, secondo i dati contenuti nel progetto Sentieri aggiornato al 2003-2009 e riferiti al sito di Taranto, si registra un incremento dei tumori al fegato pari al +75%, linfoma non Hodgkin +43%, corpo utero superiore +80%, polmoni +48%, tumori allo stomaco +100%, tumore al seno +24%.
Inoltre si registrano incrementi significativi di contrazione di malattie per tutte le cause, nei bambini durante il primo anno di vita. Balduzzi, preoccupato dai dati emersi, ha dichiarato che la situazione a Taranto molto complessa e che è necessario uno sforzo, sia da parte della sanità pubblica, per monitorare costantemente la situazione, sia per avviare un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, e di tutti i cittadini con iniziative mirate. Il ministro della Salute ha anche aggiunto che l’Ilva è la maggiore responsabile dell’inquinamento, poiché gli impianti altoforno, la cokeria e l’agglomerazione, sono i maggiori emettitori nell’area per oltre il 99% del totale, perciò lo stabilimento è quindi il potenziale responsabile degli effetti sanitari provocati dal benzopirene.