La domenica di riposo di Mario Monti è stata insolentita ieri da una piccola contestazione padana. Dopo aver partecipato alla messa, il Professore è stato avvicinato da un gruppo di leghisti milanesi, intenzionati a consegnargli un volantino con i quesiti referendari promossi dal Carroccio. Il diniego del premier ha acceso qualche scintilla tra i militanti della Lega, bloccati dagli agenti della scorta del Professore. Un incidente “mitigato” dal consenso che è, invece, giunto da twitter, che ha incoronato Monti leader europeo più popolare.
Contestazione padana – Il presidente del Consiglio, Mario Monti, era appena uscito dalla chiesa di piazza Wagner a Milano quando un gruppo di leghisti, posizionati in un gazebo poco distante, ha tentato il “colpaccio” offrendogli un volantino con i quesiti referendari promossi dal loro partito. Un avvicinamento insistito, che avrebbe finito per infastidire il sobrio presidente del Consiglio. “Lasciatemi in pace”, avrebbe detto il Professore ai leghisti, ottenendo in risposta un: “Va bene, la lasciamo in pace, ma lei lasci in pace noi e la finisca di portarci via i soldi con le tasse“. I prodromi di una piccola contestazione in salsa padana (con tanto di “Roma ladrona”), che gli agenti della scorta di Monti hanno però spento sul nascere.
Twitter incorona Monti – Ma se il presidente del Consiglio ha dovuto fare i conti con il malcontento (reale) di alcuni concittadini, a confortarlo è stato, invece, il mondo (virtuale) della Rete. Stando ai dati raccolti da due società che si occupano di monitorare i social network, infatti, Mario Monti sarebbe il leader politico più popolare d’Europa. Ad “incoronarlo” sarebbero stati gli stessi italiani che su twitter avrebbero espresso parere positivo sull’operato del bocconiano. Più precisamente: il presidente del Consiglio italiano ha raccolto il 44% dei consensi, distaccando di molto il collega spagnolo, Mariano Rajoy, apprezzato dal 34% degli internauti iberici. Terza classificata la Cancelliera tedesca, Angela Merkel (34%), seguita a ruota dal premier britannico, David Cameron, premiato dal 32% dei concittadini affezionati a twitter. A chiudere la classifica, con un magro 27%, il presidente francese Francois Hollande, a cui i followers hanno destinato commenti poco lusinghieri.