Cancellieri ai giovani: Attenti all’antipolitica

Nel suo intervento mattutino a Palermo, il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha toccato due temi sensibilissimi: quello dei tagli alla scuola e quello della montante disaffezione alla politica. La titolare del Viminale ha invitato i giovani siciliani a non cedere alle lusinghe dell’antipolitica, spronandoli a mobilitarsi per la costruzione di una fase nuova. E sulle lamentele sollevate dagli operatori della scuola per i tagli: “E’ inutile piangersi addosso – ha detto senza troppa diplomazia il ministro – Bisogna farsi bastare le risorse che ci sono. 

Il rischio dittatura – “C’è un forte sentimento di antipolitica, un forte disprezzo che avverto anche oggi qui. E’ un momento complicato e questo sentimento alberga in gran parte del Paese, ma state attenti: quando crescono questi sentimenti, si sfocia sempre in dittatura, in qualcosa di molto più doloroso della politica”. E’ questo l’appello rivolto questa mattina a Palermo dal ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ai giovani coinvolti nel progetto anti-mafia intitolato a Pio La Torre. “Questa disaffezione, questo non credere più in nulla è molto pericoloso – ha continuato nella sua analisi la Cancellieri – La storia ce lo insegna: non dimentichiamo l’Italia degli anni 20, Weimar”. 

Oltre il populismo – “Non vi piace questa politica? – ha chiesto il ministro ai ragazzi di Palermo – Ebbene, impegnatevi per cambiare tutto, ma non lasciatevi trascinare dal populismo perché potremmo perdere in termini di libertà. Le risposte potete darle voi – ha rilanciato la titolare del Viminale – potete dare voi una voce nuova. Bisogna essere sentinelle contro ogni forma di corruzione e d’infiltrazione mafiosa, questo è anche il vostro compito”.

Stop ai piagnistei – E inoltrandosi sul terreno scivoloso della scuola“C’è un continuo pianto sul fatto che la scuola viene tagliata – ha segnalato il ministro – È così, ma non solo per la scuola,  ci troviamo in un momento in cui si taglia ovunque. Certo la scuola è un investimento per il futuro – ha concesso la Cancellieri – ma bisogna fare fronte a un Paese sull’orlo del baratro, con un debito spaventoso. Bisogna non piangere, ma fare bastare le risorse che ci sono, facendo funzionare con queste anche la scuola”. Considerazioni che, con ogni probabilità, accenderanno nuove tensioni con gli studenti e gli insegnanti.