Cori contro Morosini, Verona e l’Hellas chiedono scusa

Verona non ci sta. I beceri cori contro il povero Piermario Morosini avvertiti durante la partita dell’Hellas a Livorno hanno indignato tutta la città scaligera, che ha immediatamente preso le distanze dal gruppo di ultras responsabile dell’orribile gesto. Flavio Tosi, sindaco del capoluogo veneto, ha fatto sentire la propria voce: “Ho parlato con il presidente del Verona, cercheremo di metterci in contatto con i familiari di Morosini per chiedere scusa. E’ una questione di limite: insultare la memoria di un ragazzo morto tragicamente, tra l’altro una bravissima persona con vicende familiari difficili, è inaccettabile“. Tosi ha anche reso noto di voler avviare un’azione civile per chiedere il risarcimento dei danni arrecati alla città: “Aspettiamo che la Digos e la magistratura facciano il loro corso: quando i responsabili saranno individuati con certezza, chiederemo loro i danni“.

Mandorlini deferito – Intanto il Procuratore Federale ha deferito Andrea Mandorlini alla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico “per aver reso pubbliche dichiarazioni che violano i principi di lealtà, correttezza e probità da osservare in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva, dichiarazioni che integrano altresì espressioni lesive e discriminatorie e che, inoltre, sono finalizzate a denigrazione ed insulto territoriale, nonché a propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori nei confronti della Città di Livorno e conseguentemente all’As Livorno“. Il deferimento arriva in conseguenza delle dichiarazioni rese alla Gazzetta dello Sport, in cui il tecnico del Verona aveva affermato di “odiare” il livornesi.